
Daniele Cantoni, membro del Comitato Autonomo Mirabello, che si occupa di recuperare il rione
"Più volte ho sentito addossare le colpe ai giovani, ma è anche verò che ai ragazzi oggi non diamo neppure gli spazi per lasciarli esprimere, come si faceva una volta", è la riflessione di Daniele Cantoni. Anni fa Reggio Emilia "offriva più luoghi di aggregazione".
Per contrastare zone isolate e pericolose, per Cantoni bisognerebbe puntare così sui locali e "ritardare alcuni orari di chiusura". Per il quartiere Mirabello per esempio, "la Polveriera potrebbe chiudere verso le 2 del mattino, questo potrebbe fare da deterrente contro chi invece preferisce farsi gli affari propri a discapito della collettività. In questo modo – conclude – si crea aggregazione e si ha il controllo di alcuni luoghi".