REDAZIONE REGGIO EMILIA

Reggiana, sale la febbre da derby. Già 1.200 tifosi pronti per il Cesena

Granata determinati a giocarsela in trasferta. Il Cavalluccio ha dalla sua 22 gol ma conta 18 reti concesse

Antonio Vergara a tu per tu col portiere del Bari, Boris R. adunovic

Antonio Vergara a tu per tu col portiere del Bari, Boris R. adunovic

di Giuseppe Marotta

Quello a Cesena di domani (ore 17.15) sarà un derby che si prospetta divertente sia sugli spalti, con la grande cornice di pubblico attesa, sia sul campo. Sono 1.191 i tifosi granata che hanno acquistato il biglietto: c’è tempo fino alle ore 19 di oggi per il settore ospiti (Reggiana Official Store o Vivaticket). Considerati gli 8.548 abbonati bianconeri, e i circa 3.000 biglietti venduti in totale, si va verso i 12mila spettatori, ma probabilmente il numero aumenterà.

Poi il campo, dicevamo: la Reggiana ha ancora qualche problema e deve trovare una continuità di prestazioni che consentirebbe di evitare quei black out tanto scomodi (vedi i due gol presi a Bari in 3 minuti), ma l’impostazione è sempre quella di una squadra che vuole giocarsela anche in trasferta.

Il Cesena, dal canto suo, ha segnato ben 22 gol, meno solo di Pisa e Sassuolo (25). I romagnoli potranno contare sul capocannoniere del campionato: Cristian Shpendi ha segnato ben 8 reti, più dei tre migliori marcatori granata messi insieme (Portanova 3, Vergara 2, Gondo 2, sono sette totali).

L’altra faccia, però, dice che il Cesena ha concesso 18 reti, e la Reggiana 15: i romagnoli hanno subito gli stessi gol del Frosinone ultimo della classe. Insomma, potremmo vedere tanti spazi. A proposito del calcio non rinunciatario di William Viali (uno dei grandi ex, insieme all’imperatore Kargbo che ieri ha fatto il primo allenamento della settimana dopo il rientro dalla nazionale, e dovrebbe partire dalla panchina): due dati curiosi su Vergara spiegano l’importanza del talentino nello scacchiere granata.

È il secondo in tutta la Serie B sia per palle al piede in area di rigore (ben 16, una in meno di Ciervo del Cosenza, e una in più proprio del già citato Kargbo), e sia per passaggi progressivi (41 come Collocolo della Cremonese, e meno solo dei 47 di Zanimacchia sempre dei lombardi), ovvero quei passaggi che fanno avanzare la squadra verso la porta avversaria.

Quello che è mancato a Vergara (che ha comunque messo a referto un assist col Catanzaro) è solo un pizzico di lucidità in più nelle scelte negli ultimi metri. Intanto ai campi (oggi allenamento mattutino sempre a porte chiuse) si è rivisto Nuhu Shaibu: il centrocampista del 2004 ha concluso la prima parte della riabilitazione (post intervento per sports hernia, un problema alla parte inferiore dell’addome) presso il centro "Isokinetic" di Bologna, e da ieri è tornato al lavoro in città con un programma personalizzato.