
Sala benessere nel nome di Jackie. Manicure e parrucchiere all’Hospice
Vinta da malattia a soli 44 anni di età, Jackie Clare Brough aveva lasciato un esempio di coraggio e determinazione nella lotta per la vita, per guardare con l’ottimismo e il sorriso alla nascita di ogni giornata. Alla sua scomparsa, nel novembre dello scorso anno, i famigliari insieme ad amici e colleghi di lavoro hanno raccolto offerte in sua memoria, destinate all’associazione "Noi per l’Hospice" di Guastalla. Jackie viveva e abitava a Correggio, dipendente dal 2007 alla Veroni Salumi, occupandosi dell’ufficio export. Nella lotta contro la malattia, era stata in cura all’Hospice guastallese, dove ieri è stata inaugurata la Sala Benessere, gestita proprio dall’associazione Noi per l’Hospice. Un allestimento, in nome di Jackie, che è stato reso possibile dalle offerte raccolte in memoria della giovane donna, di origine inglese ma da molti anni trasferita in Emilia. La Sala Benessere è un angolo attrezzato per manicure, pedicure, fino al servizio completo di parrucchiere. A disposizione ci sono professionisti del settore, ovviamente in veste di volontari, che periodicamente si prestano per messe in piega, servizi di acconciature e cura del corpo a favore delle persone ricoverate e assistite all’Hospice. Presenti alla cerimonia di inaugurazione non solo volontari dell’associazione, ma anche operatori del reparto, oltre ai famigliari di Jackie, con marito, figlia, sorella. Tutti comprensibilmente emozionati, davanti alla postazione che ora porta il suo nome, nel ricordare Jackie Clare Brough e l’esempio che ha lasciato in tutti coloro che l’hanno conosciuta. Jackie si era trasferita in Italia per seguire il marito, Paolo Zaccarelli, conosciuto in Germania partecipando al progetto Erasmus. A Correggio aveva poi trovato occupazione alla Veroni Salumi, come impiegata e responsabile di settore. I colleghi di lavoro, subito dopo la sua prematura scomparsa, l’avevano ricordata come "una professionista seria e di spiccata intelligenza, che si era ben presto conquistata la fiducia di azienda e clienti, facendosi apprezzare per la competenza tecnica". Era una "persona solare e di grande cuore, dai modi garbati e il sorriso sincero. Jackie aveva vissuto la terribile prova della malattia con una incredibile forza, partecipando fino a quando le è stato possibile alla vita d’ufficio, nonostante il dispendio di energie dovuto alle cure sanitarie".
Antonio Lecci