Il paese piange la penna nera Giuseppe Spallanzani, classe 1936, un uomo che ha dato moltissimo alla comunità come volontario ed animatore di numerose iniziative, tra cui l’impegno in prima linea in occasione di calamità come il terremoto in Friuli. Approdato a Cavriago negli anni ’70, è stato fin da subito attivo nella comunità: ha fondato nel 1975 il Gruppo Alpini locale ed è stato tra i promotori del Comitato fiera, che da sempre organizza le sagre cavriaghesi. Non solo sotto la sua guida gli alpini hanno prestato volontaria assistenza alla Casa della Carità, nella vigilanza dei parchi e delle strade, e hanno proposto e contribuito in modo assolutamente decisivo alla raccolta fondi per il restauro della casa di Noemi e l’Oratorio di San Giovanni, dedicato al patrono di Cavriago. "Giuseppe è stato esempio per tutti noi. Persona disponibile e generosa ha dato tanto alla nostra comunità. Come Alpino ha saputo trasmettere i valori di solidarietà e impegno civile – commenta il vicesindaco Matteo Franzoni, tracciandone affranto un ricordo affettuoso –, Giuseppe era il primo ad arrivare a ogni cerimonia, manifestazione ed evento. Una garanzia su cui fare pieno affidamento. Nonostante fosse da tempo malato, fino alla fine ha voluto essere presente ai momenti importanti di Cavriago". Il Comune di Cavriago il 2 marzo di quest’anno, in occasione della Cerimonia annuale in onore del generale Luigi Reverberi (cavriaghese, deceduto 70 anni fa) e dell’Anniversario della Battaglia di Nikolajevka, ha donato insieme al Gruppo Alpini di Cavriago una targa a un Giuseppe emozionato, per la prima volta finalmente protagonista, lui che sempre si spendeva nelle retrovie affinché tutto fosse perfetto. Il Comune di Cavriago e il Gruppo Alpini di Cavriago porgono "un sincero riconoscimento al merito per l’impegno, la disponibilità e la dedizione che prodiga verso la nostra comunità e le istituzioni a Giuseppe Spallanzani. Ciao Giuseppe, grazie di cuore". Sicuramente l’amministrazione comunale e gli amici dalla penna nera lo ricorderanno in modo speciale, come eccezionale è stato il suo impegno sociale. Lascia la moglie Nella e i figli Marco, Roberto e Corrado. Il funerale sarà in forma privata.
CronacaScomparso l’alpino Spallanzani: "È stato un esempio per tutti noi"