Seta e il caos trasporti: "Ora deve cambiare la struttura societaria"

Le richieste del sindaco Massari e del presidente della Provincia Zanni "Servono Sot che portino all’azienda le esigenze dei bacini provinciali".

Seta e il caos trasporti: "Ora deve cambiare la struttura societaria"

Lunedì si è tenuto un incontro tra i vertici di Seta e gli amministratori locali

Sono settimane di tensione quelle che stanno interessando il trasporto pubblico locale e l’azienda partecipata Seta, che ha come soci i Comuni di Reggio, Modena e Piacenza (oltre a una quota privata posseduta da Herm-Holding Emilia Romagna Mobilità e da Tper).

Lunedì si è tenuto un incontro tra i vertici di Seta e gli amministratori locali, che si è concluso con il secondo ‘ultimatum’ da parte del Comune di Modena, bacino d’utenza che in questi giorni d’avvio scolastico sta vivendo grandissime ripercussioni (così come documentato anche nel Reggiano). Si tratta appunto del secondo ‘ultimatum’ dell’amministrazione modenese nei confronti di Seta. "La richiesta che abbiamo fatto a Seta – ha detto il sindaco Massimo Mezzetti – è di presentarci, entro poche settimane, un piano di rilancio e sviluppo che affronti tutti i problemi che abbiamo posto, non solo in termini di pubblico servizio, ma anche di funzionamento dell’azienda stessa. Abbiamo bisogno di un vero e proprio piano industriale, con relativi costi e razionalizzazioni di spesa".

Al confronto erano presenti anche il sindaco di Reggio Marco Massari e il presidente della Provincia Giorgio Zanni.

"Apprezzabile il confronto che si è tenuto lunedì scorso, su input dell’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, tra gli enti locali e l’azienda Seta con l’obiettivo di mettere sul tavolo le criticità legate al trasporto pubblico che si sono manifestate negli ultimi tempi – fanno sapere in una nota congiunta –. Abbiamo approfittato dell’occasione per ribadire la necessità di dare segnali concreti sul miglioramento di un servizio oggi fortemente penalizzato dalla carenza di autisti".

E aggiungono: "Abbiamo però chiesto anche che il bacino reggiano venga maggiormente considerato nelle sue richieste puntuali e che i rapporti sindacali siano caratterizzati da maggior propensione al dialogo, esigenza che ci viene spesso manifestata dai sindacati stessi".

La nostra proposta – dicono i due amministratori reggiani – "è chiara".

Chiedono infatti che "la struttura societaria di Seta cambi pelle, in vista della creazione della nuova holding regionale, dotandosi di Sot, Società Operative Territoriali, che portino all’attenzione dell’azienda le esigenze dei bacini provinciali. Uniformare i contratti degli autisti e riequilibrare i contributi chilometrici, fortemente penalizzanti per il bacino reggiano, altre richieste di cui il nostro territorio si fa e si farà portavoce, con l’obiettivo di offrire un servizio più efficiente e capillare".

E concludono: "Le richieste verranno formalizzate da una piattaforma condivisa tra gli enti locali coinvolti, nel frattempo ci aspettiamo dai vertici di Seta – che lunedì hanno manifestato propensione al dialogo - un cambio di passo".