
Si chiama ‘sextortion’ la fattispecie di reato di cui vi diamo notizia a sinistra. Ed è stato introdotto grazie alla...
Si chiama ‘sextortion’ la fattispecie di reato di cui vi diamo notizia a sinistra. Ed è stato introdotto grazie alla riforma del cosiddetto ‘codice rosso’ (legge numero 69 del 19 luglio 2019). E non va confuso con il revenge porn. La sextortion è una vera e propria estorsione, per cui si chiede denaro per evitare la pubblicazione di contenuto porno dove si è facilmente riconoscibili oppure qualcosa in cambio (come, appunto nel caso dell’uomo reggiano condannato, di sposarlo). Il revenge porn, invece, è la pubblicazione di contenuto pornografico per pura vendetta. Non c’è richiesta di denaro o minaccia di pubblicazione. Stando al report annuale regionale diffuso ieri dalla polizia postale il sextortion ha visto un aumento: sono stati trattati 1.507 casi nel 2024 (+47 rispetto al 2023)