
La storia della farmacista Patrizia Annigoni, 57 anni: "Amo la cucina tradizionale e questo è il mio posto del cuore: e così..."
La farmacista Patrizia Annigoni cambia vita e sceglie la montagna. La nuova titolare della storica osteria "La Gianda" ha annunciato per oggi la riapertura del locale nel cuore di Giandeto, piccola frazione del comune di Casina.
Chiusa da prima del Covid, l’osteria sarà ora gestita dalla donna originaria di Viano che, dopo oltre 30 anni di lavoro come farmacista, ha deciso di ridare vita al locale che frequentava da giovane durante le vacanze trascorse dai nonni.
"Ho sempre frequentato Giandeto perché i miei nonni ci abitavano e lì venivo a trovare d’estate durante le vacanze: è un posto favoloso - racconta Annigoni - Anni fa frequentavo l’osteria come cliente; purtroppo non ho potuto mantenere lo stesso fascino della vecchia gestione perché ho dovuto ristrutturare il locale rispettando le nuove normative. Ho però deciso di mantenere lo stesso nome in ricordo dell’osteria che c’era prima". La "nuova" Gianda non sarà solo un locale dove gustare cucina emiliana, ma un luogo che punta a preservare lo spirito accogliente e familiare della vecchia taverna.
"Mi piacerebbe preservare lo stile e l’anima del locale: un ambiente semplice, accogliente e amichevole, dove si possano fare quattro chiacchiere con tutti. Tempo fa era bellissimo ritrovarsi davanti al camino dell’osteria dopo aver mangiato, ho persino scelto di tenere dei pezzi del vecchio arredamento per rievocare quelle sensazioni".
Patrizia, 57 anni, dopo essersi licenziata dal suo vecchio lavoro ha deciso di seguire la sua passione per la cucina, maturata nel tempo. "Non amo la cucina sofisticata o contemporanea, ma quella tradizionale: adoro le lasagne della nonna, un bel piatto di tortelli o di cappelletti. Mi piacciono i piatti sostanziosi, gli stessi che ho sempre apprezzato quando ero piccola".
La riapertura dell’osteria rappresenta anche un modo per valorizzare la montagna e mantenere viva una comunità alla quale la titolare si sente profondamente connessa. "Ho fatto questa scelta perché sono legata a questo territorio con un cordone ombelicale, nel mio piccolo voglio cercare di mantenere viva la montagna e i piccoli borghi". Una decisione, quella di Annigoni, in controtendenza rispetto al fenomeno dello spopolamento dell’Appennino. "Sono cresciuta qui, nonostante ora abiti ad Arceto per amore. Quando torno a Giandeto sto benissimo, tanto che ora io e mio marito passiamo più tempo nel locale che a casa. Si sentono spesso storie di persone della montagna che si sono dovute trasferire per motivi lavorativi, ma molti preferiscono farsi anche più di un’ora di macchina tutti i giorni piuttosto che lasciare la propria terra".
Oggi, per l’inaugurazione, è previsto un piccolo rinfresco per i residenti di Giandeto, meno di 50 anime che attendono con entusiasmo la riapertura del locale. "Nonostante sia molto semplice, ho in programma di fare un rinfresco per offrire qualcosa alle persone del posto e per celebrare questo momento. Giandeto considera La Gianda un po’ il suo punto di ritrovo, e per me è un onore poter restituire il locale storico alla comunità".