
La Statale 63 chiusa per neve e alberi caduti. Deviazioni traffico e blackout elettrico complicano la situazione.
"Ora il vero problema è la Statale 63". Nemmeno il tempo di finire il summit con Enel e tirare un attimo il fiato, pensando alla corrente tornata nella maggior parte dei paesi e delle frazioni, e l’Appennino si trova di fronte a un’altra sfida portata dalla pioggia e dalla neve incessante degli ultimi giorni.
La Statale 63 è rimasta bloccata dal maltempo nel tratto che va dal chilometro 54 al 63; poco a monte del ristorante Il Fortino ieri sono piombate a terra sei conifere a causa del peso della neve e, per la stessa ragione, altre piante rappresentano un pericolo per la sicurezza e il transito. La deviazione imposta al momento può arrivare a richiedere fino a un’ora di tragitto in più.
"Cercheremo di sollecitare affinché la soluzione si risolva il prima possibile – aggiunge Emanuele Ferrari, sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell’Unione Montana –. Non è detto però che la natura permetta un intervento rapido. Il problema potrebbe rischiare di andare avanti per giorni".
Fino alla riapertura del transito, spiegano dall’amministrazione di Castelnovo, il traffico automobilistico viene deviato in località Terminaccio verso Costa de’ Grassi e Talada, per poi risalire sulla 63 dopo il punto di caduta degli alberi. Per i mezzi pesanti però questo tracciato non è praticabile: l’unica possibilità è andare in direzione Vetto e poi risalire a Ramiseto e scendere di nuovo sulla statale 63. Entrambi i tracciati sono utilizzabili anche a scendere.
Sull’altro fronte, quello dell’assenza di corrente elettrica, la situazione è migliorata sensibilmente rispetto a lunedì. Si registrano però ancora blackout, soprattutto nelle case isolate e nei borghi più remoti dell’Appennino. Nel comune di Baiso in alcune abitazioni, con anche persone anziane in difficoltà, sono stati installati generatori di corrente nella zona di Carmine-Debbia dove il buio persiste.
"Siamo passati da cento utenze interrotte a una sola – riferisce il sindaco Fabio Spezzani –. Terremo aperto ancora il Coc (centro operativo comunale) e il punto di accoglienza in palestra, ma direi che il peggio è passato".
Le scuole oggi riaprono tutte, anche a Casina dove i ragazzi delle medie hanno loro malgrado riassaporato la didattica a distanza per un giorno. "Ci erano rimasti dei dubbi solo su Paullo – dice il sindaco di Casina, Stefano Costi –. Di concerto con la direttrice didattica, i bimbi verranno per il momento a scuola a Casina".
Anche a Carpineti è stato ristabilito il collegamento della corrente elettrica a Valestra e quindi oggi riapre la scuola; persistono ancora alcuni problemi a Pontone e nella zona abitativa della Val Tresinaro. Nel comune di Villa Minozzo, nonostante la nevicata, non esistono situazioni particolarmente critiche, si registra qualche ostacolo al collegamento luce solo a Lusignana e Costabona. Pure sul territorio di Ventasso, a parte qualche breve blackout, è il comune che più di tutti ha sopportato il carico di neve.
"Il nostro centro accoglienza è sempre attivo, ma la maggior parte delle utenze è stata riattivata – è il bilancio serale di ieri da parte del sindaco di Viano, Fabrizio Corti –. Mancano alcune zone, ben localizzate, dove i tecnici Enel non sono ancora riusciti a intervenire. Ha aiutato anche la presenza della power station".
Proprio ieri, infatti, la Provincia ha disposto il senso unico alternato sulla Provinciale 63 Albinea-Regnano-Casina, in località Fondiano, per consentire a E-Distribuzione (Gruppo Enel) di posizionare una power station per poter fornire energia elettriche alle abitazioni della zona attualmente senza corrente elettrica.