
Prima dei nomi, le strategie. Questa la priorità, secondo la Cgil, in merito agli imminenti avvicendamenti ai vertici dell’Asl di...
Prima dei nomi, le strategie. Questa la priorità, secondo la Cgil, in merito agli imminenti avvicendamenti ai vertici dell’Asl di Reggio: Cristina Marchesi (foto), attuale direttrice generale, andrà in pensione dal primo gennaio 2025. "Prima del totonomi su chi sarà il successore – scrive il segretario generale provinciale Cristian Sesena – bisognerebbe delineare chiaramente il piano industriale del nostro sistema sanitario locale che deve interrogarsi su alcune sfide importanti per il futuro della provincia a partire dall’invecchiamento della popolazione e dall’impennata del fenomeno del disagio psichico, con il conseguente carico che ne deriva".
Le doglianze del sindacato non sono poche: "Liste d’attesa sature, tempi lunghi di prenotazione, il sistema dei Cau ancora in rodaggio, medici e infermieri che non si riescono a reperire, e ospedali sul territorio sospesi tra riconversioni e promesse dal sapore spesso elettorale". "Aldilà della propaganda del Governo – aggiunge Elena Strozzi che per la Camera del Lavoro si occupa di Welfare – la sanità pubblica non viene adeguatamente finanziata nella legge di bilancio, anzi: è già in atto un piano di progressivo definanziamento a tutto vantaggio della Sanità Privata che avanza anche sul nostro territorio in maniera imponente. Ci stanno scippando un bene che è anche un collante decisivo della nostra coesione sociale e con esso il futuro".