ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Via Settembrini, nuovo esposto: "Automedica bloccata dal pilomat"

I cittadini infuriati scrivono a Massari: "In passato abbiamo chiesto più volte incontri, ma siamo stati ignorati. Siamo costretti a lunghi percorsi alternativi. Pensiamo che la questione sia ormai d’immagine per il Comune".

L’automedica bloccata dal pilomat il 31 agosto scorso e ripresa in un filmato dal residente

L’automedica bloccata dal pilomat il 31 agosto scorso e ripresa in un filmato dal residente

La colonnina della discordia. Si può ribattezzare così il pilomat di via Settembrini, al centro di un braccio di ferro che dura ormai da dieci anni tra una parte dei residenti e il Comune, e che ancora non vede la fine. Ora a riaccendere le polemiche è un episodio avvenuto il 31 agosto e che è stato immortalato in un filmato. Da quanto si vede, un’automedica si è trovata di fronte al dispositivo mobile innalzato: l’autista ha provato a farlo scendere, ma senza riuscirci, per poi risalire a bordo e ingranare la retromarcia.

Il fatto è stato immortalato da Eugenio Sassi, rappresentante del comitato che si batte per togliere il pilomat, e segnalando sia al Comune sia alla Prefettura alla quale è stato inviato il giorno successivo un esposto.

"È l’ennesima dimostrazione – dichiara Sassi – che questo maledetto cilindro è estremamente pericoloso, perché bloccare un’automedica vuol dire far correre un gravissimo rischio al paziente che si sta soccorrendo".

Il problema del pilomat era stato segnalato alla Prefettura anche attraverso un precedente esposto datato 21 febbraio. Pochi giorni prima dell’episodio dell’automedica, con mail datata 12 agosto, la Prefettura aveva dato risposta scritta a Sassi, aggiornandolo sugli ultimo sviluppi: "Con nota del 14 marzo, la Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto del Ministero delle Infrastrutture, ha invitato il Comune, in relazione alle proprie competenze e responsabilità, ’a verificare la correttezza dell’installazione e del dissuasore di transito, e a eliminare, eventualmente, le criticità in essere, al fine di tutelare la sicurezza della circolazione stradale, in coerenza con le disposizioni del Codice e del relativo Regolamento’". La Prefettura scrive di avere sentito l’ente di piazza Prampolini: "Il Comune, interpellato anche da quest’ufficio, ha accertato la correttezza dell’installazione e del dissuasore, comunicando, all’esito di tali verifiche, che non sono state ravvisate irregolarità dal punto di vista tecnico e amministrativo".

Parole che Sassi, dopo l’episodio dell’automedica, commenta attaccando l’ente municipale: "Cosa ancora più grave è che il Comune aveva dato rassicurazioni al prefetto che il pilomat era in ottime condizioni e non presentava guasti". Dopo il fatto del 31 agosto, oltre a depositare un nuovo esposto in Prefettura, il comitato ha scritto al sindaco Marco Massari: "Dal 2012 la maggioranza assoluta dei residenti di via Ravà, via Genova e laterali si sono visti imporre dal Comune un pilomat a chiusura della strada che collega queste vie direttamente con il centro, costringendoli a lunghi e molto trafficati percorsi alternativi. Abbiamo ragione di ritenere che la questione sia ormai politica e d’immagine per il Comune, continuando a mantenere il pilomat nonostante gravi episodi che potrà leggere nell’esposto che abbiamo inviato al Prefetto in febbraio. Abbiamo chiesto più volte incontri al suo predecessore Luca Vecchi, senza mai ottenere risposte. Non è certo usando la retorica della sicurezza della via per mantenere il pilomat che si risolve il problema. Tante promesse sono state fatte in questi anni a noi che abitiamo a ridosso del pilomat, ma mai rispettate. Facciamo appello alla sua indipendenza da precedenti amministrazioni affinchè possa affrontare il problema con obiettività".