A Siena non c’è nulla da salvare: è disfatta

Rozzio e compagni lontani dall’essere una grande squadra: subiscono un gol su ribaltamento da calcio d’angolo e non graffiano mai

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SIENA

1

REGGIANA

0

SIENA (4-3-2-1): Lanni; Raimo, Crescenzi, Silvestri, Favalli; Collodel, Leone, Buglio (dal 19’ s.t. Castorani); Disanto (dal 44’ s.t. Franco), Belloni (dal 19’ s.t. Arras); Paloschi (dal 19’ s.t. De Paoli). (Manni, Farcas, Riccardi, Meli, Rizzitelli, De Santis, Picchi). All. Pagliuca.

REGGIANA (3-5-2): Turk; Laezza, Rozzio, Luciani; Guglielmotti (dal 20’ s.t. Montalto), Kabashi (dal 35’ s.t. Libutti), Rossi, Nardi (dal 28’ s.t. D’Angelo), Guiebre (dal 19’ s.t. Nicoletti); Lanini, Rosafio (dal 28’ s.t. Varela Djamanca). (Voltolini, Cauz, Muroni, Sciaudone, Hristov, Orsi, Pellegrini). All. Diana.

Arbitro: Di Marco di Ciampino

Reti: Disanto al 7’ s.t.

Note: rec 0’ + 6’; Espulso Montalto al 25’ s.t. per condotta violenta. Ammoniti Collodel, Luciani, Guiebre, Pagliuca, Frediani, Rozzio, Rossi, Nicoletti. Angoli 3-4

di Francesco Pioppi

Per fortuna mercoledì si tornerà in campo contro il Montevarchi e ci sarà subito l’occasione per il riscatto.

Proviamo a prenderla con ‘filosofia’, altrimenti il veleno che arriva da Siena sarebbe talmente potente da far saltare subito la baracca.

La Reggiana è infatti caduta a piedi pari nel trappolone che era pronto lì da settimane: partita fisica, contatti ruvidi, un arbitro che ha cambiato metro sei volte e i guardalinee che sembravano bendati. In tutto questo, la squadra di Pagliuca ha fatto dieci vasche a nuoto e poi si è bevuta uno spritz, mentre quella di Diana ha annaspato. Morale: gol di Disanto preso su una ripartenza da calcio d’angolo ed espulsione di Montalto cinque minuti dopo aver messo piede in campo (manata in faccia a Crescenzi al 25’ della ripresa). Sì, proprio lui: l’uomo che potevadoveva rimettere il punteggio (almeno) in parità ha invece creato un’imperdonabile voragine invece di chiudere il buco. Una cosa inaccettabile da uno della sua esperienza.

In quel momento la Reggiana era appena passata al 4-3-1-2 per cercare di accorciare, ma è dovuta tornare sui suoi passi (3-4-2 in 10 uomini). Ha cercato con generosità di agguantare almeno un punticino, ma l’impressione è che a quel punto si potesse giocare anche fino a Natale e il risultato non sarebbe cambiato. Peccato, perché il primo tempo - nonostante un retropassaggio kamikaze di Luciani per Turk intercettato e sprecato dal solito Disanto - non era stato un film horror come il secondo. Intendiamoci, classica partita di Serie C: nei primi trenta minuti più calci che calcio e poi un’occasione per parte (per i granata Lanini al 39’ dal limite dell’area, bella parata di Lanni) ma ‘ai punti’ - per dirla in termini pugilistici - qualcosina in più lo aveva fatto la Reggiana.

Il Titanic è arrivato nel secondo tempo ed è difficile da capire pur ammettendo che la fase di rodaggio sia appena iniziata. Dietro si balla troppo ed è così da tempo, il contropiede da calcio d’angolo è forse il punto più basso. Il ‘bubbone’ che esplode e che speriamo apra gli occhi. E attenzione: non è una questione di singoli difensori, ma di atteggiamento tattico. In B si va prendendo un gol in meno degli altri: è assodato. Ora nervi saldi e una reazione immediata.