Arbitro show, squalificati Diana e Cigarini

Dopo rigore ed espulsione di Rozzio, una giornata al mister (telefonate dagli spalti) e al giocatore infortunato (entrato negli spogliatoi)

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di Francesco Pioppi

Testa bassa e lavorare. Il giorno dopo il derby perso col Cesena è ancora tanta l’amarezza che filtra dal quartier generale della Reggiana, perché l’arbitraggio del signor Adalberto Fiero di Pistoia ha condizionato pesantemente l’andamento della partita e ha permesso ai romagnoli di ridurre il gap dalla vetta, occupata dai granata e dal Fiorenzuola a quota 18, a soli tre punti. Attenzione però a non fare di tutta l’erba un fascio e, soprattutto, a non perdere la bussola di un cammino in cui ci sono ancora 29 tappe: un’eternità.

Proprio per questo, le parole pronunciate dal direttore sportivo Roberto Goretti ‘a caldo’ non vanno circoscritte solo alla frase più ‘clamorosa’ con ovvio riferimento alla direzione di gara (‘Dalla tribuna ho avuto l’impressione di assistere a un’esecuzione perfettamente riuscita’), ma bisogna allargare il raggio d’azione anche al resto delle riflessioni del dirigente che, com’è nel suo stile, non le ha mandate a dire. "La squadra mi è piaciuta per l’atteggiamento che ha avuto, lottando fino alla fine - ha spiegato -, sapevamo già prima del derby col Cesena che dovevamo migliorare molto, cercando di sbagliare meno a livello tecnico e lavorando a livello fisico. Abbiamo perso tre partite su nove, il campionato sta dicendo questo, quindi adesso non resta che rimboccarsi le maniche, pensare già alla prossima gara con la Carrarese e poi all’ultimo minuto dell’ultima giornata vedremo chi sarà in testa. C’è tanto da lavorare".

Un’analisi lucida e obbiettiva che va al di là del singolo episodio e che punta forte nella direzione dell’impegno e del lavoro. La Reggiana ha un potenziale altissimo per la categoria, però è innegabile che stia facendo molta fatica a dare continuità alla qualità delle prestazioni nell’arco dei 90 minuti.

A Gubbio era stata cinica e gagliarda nonostante l’inferiorità numerica arrivata a inizio del secondo tempo (espulso Kabashi), col Cesena addirittura dopo appena 25 minuti (doppio giallo a Rozzio), insomma sembra sempre che riesca a complicarsi la vita da sola, perché non va dimenticato nemmeno il rosso diretto a Montalto contro il Siena. Tutte ingenuità che arrivano da uomini esperti e che, proprio per questo, fanno ancora più rabbia.

Nel frattempo ieri sono arrivati i provvedimenti del Giudice Sportivo: una sola giornata di squalifica per Rozzio che salta Carrara, ma gli farà compagnia anche mister Diana che si becca un altro turno di stop ‘per avere diretto la squadra mediante indicazioni fornite dagli spalti mediante l’uso di un telefono cellulare durante il secondo tempo in molteplici occasioni (15°, 20°, 21°, 29°, 34° e 37° minuto del secondo tempo) nonostante fosse squalificato’ e poi anche un’altra squalifica a sorpresa, con mille euro di ammenda, a Cigarini ‘per essere entrato al termine della gara all’interno degli spogliatoi nonostante non fosse inserito in distinta gara, allontanandosi dagli stessi su invito del commissario di campo e per avere, nell’occasione di cui sopra, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti del IV ufficiale di gara pronunciando al suo indirizzo frasi irrispettose’. Insomma la direzione disastrosa dell’arbitro Adalberto Fiero potrebbe entrare nel guinness dei primati anche per gli strascichi post partita.