Arbor ’costretta’ a cercare atlete su Facebook

Il presidente Mazzacani: "Non è facile costruire una squadra di B senza dissanguarsi economicamente. Noi non possiamo permettercelo"

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di Claudio Lavaggi

A.A.A. giocatrici di pallavolo cercansi. Un annuncio simile a questo è apparso sulla bacheca Facebook della società reggiana dell’Arbor che quest’anno si è ben comportata nel campionato di B2 femminile. In pratica la storica società presieduta da Raffaello Mazzacani sta facendo fatica a completare l’organico e così ha messo la richiesta per quattro ruoli, palleggiatore, centrale, banda e opposto. Posti fondamentali per disputare un torneo di spessore. "In effetti non è così semplice completare una squadra di B1 o B2 senza doversi dissanguare – dice Mazzacani – noi non siamo disposti a pagare rimborsi alti e così va a finire che certe giocatrici ce le "rubiamo" tra società reggiane. Ad alcune, invece, abbiamo proprio dovuto dire di no".

L’avviso è servito?

"Non so se sia stato quello, in ogni caso nel ruolo di palleggiatore e di centrale non siamo più scoperti".

Ma avete avuto un’emorragia rispetto al roster dell’anno scorso?

"In realtà solo una giocatrice cambierà squadra, la Bratoni che dovrebbe andare all’Inzani Parma. Poi Bonacini e Gennari hanno annunciato che si ritirano, salvo ripensamenti, la Bellentani va negli Stati Uniti, la Piemontese si è laureata e vorrebbe iniziare a lavorare".

E come le avete sostituite?

"Intanto abbiamo confermato l’intero staff tecnico, del quale siamo contenti: coach Matteo Badodi e i collaboratori Claudio Setti e Paolo Mantovani".

Sì, ma loro non vanno in campo…

"Vero, ma abbiamo sicuramente quattro nuovi arrivi. Benedetta Puglisi, centrale, dalla Tirabassi & Vezzali, Deborah Canossini, palleggiatrice, da San Martino; e ancora Margherita Cattini, banda che proviene dal Circolo Inzani e la centrale Giorgia Maggiali dal CVR Reggio. A questo aggiungiamo le confermate Lisa Sazzi, Anna Saccani, Martina Furegato, Matilde Camurri e Sara Salvaterra, mentre per il secondo libero dovremmo presto avere una risposta positiva".

A questo punto siamo a dieci giocatrici.

"Giusto e dovranno arrivarne due nel ruolo di banda e opposto, anche se in questo momento non pare facile. Qualche contatto l’abbiamo e poi per fortuna c’è sempre qualche ragazza che si sposta per motivi di studio come hanno fatto Furegato e Piemontese. Certo, il tempo stringe un po’, ma dovremmo farcela, pur senza negare le tante difficoltà".

Ed in effetti se in A1 e A2 circolano stipendi, dalla C in giù molte ragazze giocano praticamente gratis. In B1 e B2, che peraltro sono campionati nazionali, diventa difficile per le società sostenere costi di vitto e alloggio. E dire che 45 anni fa, l’Arbor allora targata Burrogiglio dava il via al suo campionato di A che l’avrebbe portata allo scudetto.

"E’ vero, bei tempi, allora ero un giovane dirigente, adesso mi definisco un dirigente pensionato. Abbiamo… qualche anno in più, ma c’è sempre la passione di far bene secondo le possibilità".