Cigarini: ginocchio rotto Starà fuori almeno 6 mesi

Gli esami hanno evidenziato la lesione del legamento crociato destro. Pioggia di messaggi di affetto dai compagni. Rossi: "Tin bota Arsän"

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di Francesco Pioppi

Quello che tutti avevano intuito fin dal primo momento, ieri pomeriggio purtroppo è diventato realtà. In quel maledetto scontro con Carraro della Feralpisalò, il ginocchio destro di Luca Cigarini ha fatto crack. "Gli esami a cui è stato sottoposto il giocatore - si legge nel comunicato ufficiale emesso dalla Reggiana - hanno evidenziato la presenza di una lesione del legamento crociato del ginocchio destro. Nei prossimi giorni verrà definito l’itinerario diagnostico e terapeutico del calciatore per stabilire di conseguenza i tempi di recupero".

Impossibile adesso prevedere quando potrà tornare in campo il fuoriclasse granata, ma in questi casi non si sta mai sotto i sei mesi. Questo significa rivederlo in campo a fine 2022 o ad inizio 2023. Al di là di queste valutazioni - che in questo momento lasciano il tempo che trovano - il danno per la Reggiana è, oltre che tecnico, anche e soprattutto emotivo.

‘Ciga’ di questa squadra era il leader vocale, l’uomo dell’ultima parola in spogliatoio nei momenti più critici, oltre che il compagno a cui affidare la palla quando scottava di più. Un campione da quasi 400 presenze in Serie A che con questa maglia, a questi livelli, non si era mai visto. Dall’alto della sua esperienza e dei suoi (quasi) 36 anni che compirà a giugno, Cigarini aveva capito immediatamente la gravità dell’infortunio e nonostante il dolore, ha rifiutato di uscire in barella e ha voluto lasciare il campo sulle proprie gambe, da guerriero, in lacrime. Un gesto che potrebbe avere anche un significato molto particolare e simbolico se visto in prospettiva, ma che adesso è corretto prendere esclusivamente come tale.

Sarà poi direttamente il giocatore, al momento più opportuno, a fare chiarezza a 360 gradi sul suo futuro e sui tempi di recupero precisi. Intanto i messaggi di sostegno da parte di amici e compagni di squadra si sono moltiplicati uno dopo l’altro. Fausto Rossi ha scritto ‘Tin bota Arsän’ e poi ha aggiunto un ‘Promesso’ lasciando intendere che la squadra farà di tutto per regalargli un sogno a cui tiene tantissimo. Stessa cosa hanno fatto anche Rosafio, D’Angelo e tanti altri granata che si sono stretti attorno al campione nativo di Montecchio. Lo shock è stato fortissimo un po’ per tutti, perché questa Reggiana è sempre gravitata attorno a Cigarini e perderlo nel momento clou della stagione è una cosa che destabilizza per forza. Vista la sfortuna, speriamo che in qualche modo questa assenza forzata responsabilizzi ulteriormente qualcuno dei più esperti e possa - allo stesso tempo - imporre alla squadra una reazione emotiva, fisica e - perché no - anche ‘tattica’, obbligando qualcuno dei giocatori sin qui meno utilizzati a fare un passo in avanti. Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior… cantava De Andrè. Se per una volta un po’ di buona sorte toccasse anche alla Reggiana non sarebbe male.