Cinciarini, l’opzione di uscita ora fa paura

Il play dell’Unahotels potrà ridiscutere l’accordo con i biancorossi e valutare il progetto tecnico, dopo una stagione straordinaria

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di Francesco Pioppi

Un’opzione di uscita nel contratto di Andrea Cinciarini sta terrorizzando i tifosi della Unahotels.

È bastato un passaparola via social, unito a qualche indiscrezione su presunti ammiccamenti di squadre europee, per trasformare un tranquillo mercoledì di maggio in una giornata in cui i fantasmi del passato si sono moltiplicati, seminando il panico.

È quindi necessario fare chiarezza su quello che potrà essere il futuro dell’attuale playmaker della Pallacanestro Reggiana, ma per capire bene la situazione occorre fare un passo indietro.

Salutando l’Olimpia Milano con cui aveva ancora un anno di contratto a cifre molto importanti, il ‘Cincia’ nella scorsa estate ha deciso di legarsi nuovamente alla città che lo aveva reso grande fino al giugno del 2024, abbracciando il progetto ambizioso che gli è stato presentato dalla proprietà e convinto - com’è effettivamente accaduto - di poter mettere assieme la miglior stagione della propria carriera. Tra l’altro in un campionato nel quale le prestazioni di Cinciarini sono state uno degli elementi trascinanti della splendida cavalcata dei biancorossi.

Nello stipulare il nuovo accordo un peso decisivo lo ha avuto il contributo dell’Armani Exchange che - liberandolo - ha coperto gran parte del salario da corrispondere al ‘Cincia’ in questa stagione.

Gli altri due anni messi nero su bianco - per volontà sia della Pallacanestro Reggiana che dello stesso giocatore - sono invece stati stabiliti su cifre inferiori ma con la promessa (ma chiamatela pure ‘escape’, perché tecnicamente di questo si tratta…) che alla fine della prima stagione il play della Unahotels avrebbe avuto la facoltà di uscire dal contratto.

I motivi? Molteplici. In primis, come tutela da un’eventuale insoddisfazione da parte del giocatore dopo una stagione travagliata, in second’ordine per dargli la possibilità di rimettersi attorno al tavolo a un’età (36 anni a giugno) in cui le ultime cartucce vanno sparate al meglio e nella giusta direzione.

Insomma, adesso sono tutti felici e contenti dall’idea di avere nuovamente il ‘Cincia’ al timone della nave, ma ad agosto il carro era decisamente più scarno. E siamo stati morbidi.

Si tratta quindi di una tutela - a nostro modo di vedere assolutamente condivisibile - che anche l’agente del giocatore, Riccardo Sbezzi, ha voluto come ‘paracadute’ e per avere poi anche la possibilità, inutile nasconderlo, di monetizzare un’annata straordinaria e ridiscutere l’accordo a cifre un po’ più alte rispetto a quelle attuali che - rispetto a quelle degli anni milanesi - sarebbero comunque di gran lunga più basse.

Questo significa che Cinciarini resterà ancora in biancorosso? Al momento ci pare la soluzione più probabile e ci meraviglieremmo moltissimo del contrario, ma è chiaro che - visto il suo status - il play della Unahotels voglia avere certezze sul proprio ruolo e soprattutto capire bene quale sia il progetto tecnico dei prossimi due anni che - verosimilmente - potrebbero essere per lui gli ultimi ad altissimo livello. Non c’è nulla di allarmante, si chiama ‘progettare assieme’.