E’ morto Margaritora "Addio a un uomo buono"

Vittorio era lo storico magazziniere della Pallacanestro Reggiana . Giocò nelle giovanili della Juventus. Avrebbe compiuto 82 anni domani

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di Francesco Pioppi

Si è spento ieri mattina all’ospedale Santa Maria Nuova, Vittorio Margaritora, storico magazziniere della Pallacanestro Reggiana e personaggio conosciutissimo. Vittorio, che avrebbe compiuto 82 anni proprio domani, era entrato a far parte della famiglia biancorossa nell’estate del 2003 grazie all’amicizia con l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda che da tempo ne conosceva le qualità umane e professionali. Ottimista per natura, con il suo sorriso e la sua grandissima disponibilità in poco tempo aveva conquistato il cuore di tutti: dirigenti, tecnici e giocatori. Grande sportivo, andava fiero del suo passato di calciatore delle giovanili della Juventus, di cui era grande tifoso, e anche della buona carriera culminata con la Serie C, disputata con la maglia della Salernitana. Trequartista dai piedi buoni, aveva vinto un torneo della Montagna con il Rondinara, paese a cui era molto legato, ed era poi stato a lungo allenatore anche del vivaio della Reggiana Calcio. "Ci lascia un personaggio di quelli veri - spiega l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda - un uomo che ha dato tanto al nostro club senza mai pretendere nulla. Aveva un paio di caratteristiche che lo contraddistinguevano: la disponibilità verso tutti e la puntualità, non è mai arrivato in ritardo a un appuntamento quando accompagnava qualcuno di noi o dei giocatori a prendere aerei o per altri impegni. Anzi, a volte dovevamo spostare un po’ avanti l’orario perché lui arrivava addirittura troppo presto e non volevamo farlo aspettare. Lo ricordiamo come magazziniere, ma in realtà ha collaborato a 360 gradi con noi e col settore giovanile. Se ne va un uomo buono che ha dato tantissimo alle persone che ha conosciuto".

Vittorio Margaritora lascia la moglie Mariarosa, il figlio Omar (in onore del grande Omar Sivori che aveva conosciuto personalmente ai tempi della Juventus) e un altro figlio ‘adottivo’ come Alessandro Frosini, senza dubbio la persona con cui aveva legato di più oltre ad Alessandro Dalla Salda, Filippo Barozzi, Diana Basile, ai giocatori Angelo Gigli e Alvin Young e ai coach Fabrizio Frates e Max Menetti.

"È davvero difficile trovare le parole in questo momento - riflette l’ex direttore sportivo biancorosso Alessandro Frosini, visibilmente commosso - posso dire che perdo per la seconda volta un papà perché ero legatissimo a Vittorio che era sempre pronto a darmi un consiglio o una parola d’incoraggiamento. Avevo anticipato di qualche giorno il mio rientro dalle ferie proprio perché non mi arrivavano buone notizie e volevo vederlo, ma purtroppo non ce l’ho fatta. Mando un grandissimo abbraccio a Mariarosa, la moglie, che ho già sentito per telefono. Porterò Vittorio per sempre nel mio cuore".

Anche la redazione de ‘il Resto del Carlino’ si unisce alle condoglianze della Pallacanestro Reggiana alla famiglia di Vittorio. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.