"Il progetto che fine fa? Colpe non solo di Max"

Come era prevedibile la rivoluzione in panchina ha suscitato un vespaio di reazioni tra i tifosi, in particolare sui canali social. La piazza è divisa: tra chi plaude all’avvicendamento del coach e chi imputa maggiori colpe al management. Tra chi se la prende con la proprietà e chi la elogia comunque per gli sforzi che ha fatto e farà.

Davide Mammi così si esprime sull’esonero di Menetti: "Scelta quasi inevitabile. Ma in primis rimane un fallimento a livello dirigenziale-societario. Quel tanto sbandierato progetto a lungo termine solido non sembra avere mai inizio. Siamo sempre punto a capo". Poi, sull’arrivo di Sakota, da una parte Fabrizio Lugari che parla di "grande ingaggio, il curriculum parla da solo", dall’altra Gianfranco Rivi: "Leggendo sul suo profilo di positivo c’è ben poco; ad ogni modo buon lavoro". Su dirigenza e proprietà si possono leggere i commenti di Vincenzo Paganelli: "Troppo comodo scaricare tutto addosso a Menetti; dirigenza pessima, si devono dimettere Dalla Salda e Barozzi", sulla pagina Basketime, Sandra Zannoni:: "bastava meno spocchia da parte del socio di maggioranza e avremmo avuto in panchina un allenatore capace che l’anno scorso l’ha ampiamente dimostrato".