La Unahotels perde anche con Trieste È crisi profonda, Menetti a fine corsa

Davanti ai tifosi del PalaBigi (che contestano il tecnico) è arrivata la settima sconfitta in nove partite. La solita squadra: stritolata dalla paura e in apnea fin dal primo minuto. In Grecia con Fucà in panchina?

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REGGIO EMILIA

79

TRIESTE

84

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Cinciarini 20 (57, 25), Anim 5 (25, 03), Olisevicius 19 (34, 35), Burjanadze 13 (14, 37), Hopkins 2 (03, 01); Strautins (01, 05), Reuvers 9 (13, 14), Vitali 11 (02, 26), Cipolla, Diouf. N.e.: Stefanini. All.: Menetti.

ALLIANZ TRIESTE Davis 14 (48, 26), Bartley 17 (46, 33), Campogrande 2 (33, 02), Pacher 16 (34, 01), Spencer 5 (25); Gaines (03, 04), Deangeli 5 (12, 12), Vildera 6 (33), Ruzzier 6 (23), Lever 13 (44, 11), Bossi (01, 01). All.: Legovich.

Arbitri: Rossi, Paglialunga, Capotorto Parziali: 11-18, 26-36; 46-56

Note: T.l. Reg 2230 Tri 1720. Rimb.: Reg 37 (Reuvers 7) Tri 39 (Pacher 9). Ass.: Reg 22 (Cinciarini 16) Tri 25 (Davis 7). Prog.: 5’ 10-11; 15’ 19-27; 25’ 39-50; 35’ 55-65. F. tec. Reuvers e Ruzzier al 39’ 35" (76-82) Usc. 5 f.: Reuvers al 39’35" (76-82). Max vant. Reg 2 (2-0), Tri 15 (50-65). Spettatori 2.830.

di Francesco Pioppi

La settima sconfitta in nove partite di campionato getta la Pallacanestro Reggiana in un vortice che non sembra più avere fine. A questo punto a pagare per tutti dovrebbe essere coach Max Menetti che sembra non avere più le chiavi giuste per raddrizzare una barca che sta colando a picco.

Oggi l’esonero dovrebbe materializzarsi ufficialmente in giornata, ponendo fine a un ritorno che non è stato fortunato.

La partita di ieri è stato uno specchio fedele di quello che abbiamo visto ultimamente, una squadra stritolata dalla paura e che non riesce ad aggrapparsi a qualche certezza tecnica nei momenti di difficoltà.

Oltre a questo, non riesce mai ad accendere quella fiamma per trascinarsi fuori dalle secche e allo stesso tempo a galvanizzare il pubblico del PalaBigi che comunque, prima di arrivare ai fischi finali, ha anche provato ad incitare il gruppo, arrendendosi poi all’evidenza dei fatti.

Apnea fin dai primi minuti e poi una rincorsa affannosa che però non produce successi.

Lo specchio fedele è la reazione tardiva di ieri: quando la pressione si era rarefatta, la palla ha iniziato ad entrare nel canestro, dando l’illusione di una possibile rimonta che però non è arrivata.

La sterzata a questo punto sembra inevitabile perché la classifica piange (penultimo posto) e sono arrivati kappao con quasi tutte le squadre che lottano per non retrocedere (Verona, Trieste e Scafati) e la china sta diventando molto molto pericolosa.

È assai probabile che per la partita di mercoledì in Grecia, importantissima per il passaggio di turno in Champions League, l’allenatore sia Fucà e poi si procederà eventualmente ad individuare il sostituto che potrebbe esordire già domenica al Forum contro Milano o al massimo in quella successiva con Venezia. Vedremo quale scelta farà la società che adesso dovrà solo pensare a mettere in sicurezza la categoria, esattamente come fece dopo l’esonero di Antimo Martino quando arrivò Attilio Caja. Anche quella volta fu fatale Trieste per il destino dell’allenatore. Questa volta la squadra ha lottato un po’ di più, ma il succo purtroppo non cambia.

Solo dopo la scelta del coach arriverà anche il play-guardia.

Saranno giorni caldi, nonostante il clima rigido.