"L’anno prossimo? Non so dove giocherò"

"Sicuramente sarà una squadra del campionato italiano". Dichiarazioni choc di Cinciarini accendono timori di un divorzio con l’Unahotels

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di Francesco Pioppi

"Dove giocherò l’anno prossimo? Onestamente ancora non lo so, vediamo, ma sicuramente sarà una squadra del campionato italiano, quindi ci rivedremo presto". Andrea Cinciarini e l’Unahotels: divorzio all’orizzonte?

Sono queste le parole pronunciate dal playmaker della Pallacanestro Reggiana durante l’intervallo di gara 4 di finale scudetto tra Olimpia Milano e Virtus e che hanno gettato nello sconforto gran parte dei tifosi reggiani che erano sintonizzati per seguire la partita.

Dichiarazioni che ai più sono suonate come fredde e distaccate nei confronti del club con cui - fino a quando non eserciterà l’opzione d’uscita - ha comunque ancora due anni di contratto.

Probabilmente volevano essere frasi di circostanza, ma visto il momento, hanno avuto un effetto ‘esplosivo’ tra i supporters biancorossi che si sono - ancora una volta - divisi sull’argomento.

Al di là delle interpretazioni soggettive, i fatti dicono che il ‘Cincia’ ha tempo fino al 30 giugno per uscire dal contratto.

Una volta effettuata questa mossa - che comunque non è ancora stata fatta - il regista avrà due opzioni: rinnovare con la Pallacanestro Reggiana a cifre più consistenti di quelle attuali oppure firmare con un’altra squadra.

Come abbiamo detto più volte, la proprietà, i dirigenti e lo staff tecnico considerano Andrea Cinciarini al centro del progetto e sono disposti ad alzare l’offerta di ingaggio, ma non prenderanno parte ad aste con altre società.

Tradotto: se il giocatore accetterà quello che gli viene proposto e che viene considerato consono al budget che si avrà a disposizione, tutto andrà per il meglio. Altrimenti ci sarà la separazione, con il progetto tecnico che a quel punto esplorerà nuove direzioni e - ovviamente - nuovi playmaker.

Resta da capire, al di là di questo, quali potrebbero essere le alternative per il ‘Cincia’. Con Tortona che pare ormai essersi defilata (e non fa le coppe…) alla finestra restano la Reyer Venezia e probabilmente anche Varese, che potrebbe far leva sul rapporto di amicizia e stima che lega Luis Scola al giocatore e la vicinanza con Milano, dove il regista ha casa, affetti e amicizie.

I lagunari potrebbero pensare a lui soprattutto nel caso in cui non dovessero chiudere con Marco Spissu e non è una novità che coach Walter De Raffaele sia un grande estimatore dell’ex capitano dell’Olimpia Milano. Come andrà a finire? Impossibile da dire, ma per fortuna mancano solo due settimane alla fine della querelle.