Sofia Ferrari, vittoria da urlo e record regionale

Miglior tempo italiano del 2022. Una famiglia di campioni con nonno Riccardo, mamma Ilaria e la gemella Giada

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di Claudio Lavaggi

Praticamente una dinastia: Sofia Ferrari, 15enne portacolori della Corradini Rubiera, è oggi la più forte mezzofondista d’Italia nella sua categoria. La mamma Ilaria Aicardi, 41enne, è stata una delle più forti maratonete di scuola reggiana di sempre con il suo tempo di 2h53’17’’, il nonno Riccardo Aicardi (classe 1950) fu un grande giavellottista degli anni ’70, azzurro, con titoli tricolori allievi, juniores e bronzo agli assoluti. Senza dimenticare che Giada Ferrari, gemella di Sofia, è anche lei una forte mezzofondista, ora l’intera famiglia si ferma a festeggiare la "prodezza" di Sofia, che nel corso del meeting nazionale Luigi Pratizzoli disputato a Parma tra 14 rappresentative regionali, ha vinto i 2000 metri in 6’25’’55, nuovo primato regionale e miglior prestazione italiana stagionale. A Parma ha battuto di oltre un secondo la fortissima toscana e campionessa d’Italia di cross, Viola Paoletti. Sofia è allenata da Emilio Benati e Daniela Barzagli.

"Non potevo lasciarla andare – dice Sofia -, lei è partita forte, ma io mi sono subito accodata; mi aveva preso qualche metro, poi nella lunga volata l’ho ripresa e sorpassata e sono davvero felice sia per la vittoria, sia per il tempo. E’ vero, la mia disciplina è anche fatica – chiude Sofia che ha frequentato la prima del Liceo Spallanzani con una media vicina al 9 –, ma quando arrivano queste soddisfazioni, fatica e dolori se ne vanno di colpo".

"E’ proprio così – aggiunge nonno Riccardo –, Sofia ha un problema alla schiena che stiamo cercando di risolvere. Lei e Alessandro Casoni (altro talento della Corradini, secondo sui 1000 a Parma in 2’42’’09, ndr) se continuano così hanno davvero un grande futuro. Io ero a vedere la gara di Parma e Sofia è stata perfetta, ma ricordo anche che la gemella Giada sta facendo grandi miglioramenti".

Felicissima anche mamma Ilaria, insegnante, che ora si diletta a correre con la Podistica Rubierese, senza più ambizioni particolari. "Sofia è davvero una roccia, ha grande spirito agonistico e qui devo dire che ha preso da me. Ci teneva tantissimo a questa gara e a migliorarsi continuamente. Poi con tutti gli acciacchi che ha avuto, è stata ferma quasi un anno, se lo merita davvero".