Bologna, con l’Udinese per la certezza dell’Europa (ma non ancora della Champions). Motta: "I tifosi meritano un’altra gioia"

Domenica 28 aprile alle 15 al Dall'Ara contro i friulani può arrivare la certezza delle coppe europee, ma non ancora quella della Champions. La soddisfazione del tecnico: “Vedo che i giocatori mi seguono”. Attese oltre 20000 persone

Thiago Motta in conferenza stampa (foto Schicchi)

Thiago Motta in conferenza stampa (foto Schicchi)

Bologna, 26 aprile 2024 – Il Bologna vede la Champions ma non vuole fermarsi. Dopo la vittoria nello scontro diretto all’Olimpico contro la Roma di lunedì, i rossoblù scendono in campo domenica 28 aprile tra le mura amiche contro l’Udinese.

Una vittoria per i rossoblù significherebbe l’accesso matematico alle coppe europee, ma non ancora a quella più importante, la Champions League. L’entusiasmo in città è alle stelle e, dopo l’esodo rossoblù di Roma, ci sarà un altro Dall’Ara da oltre 20000 presenze. Thiago Motta ora è il tecnico più chiacchierato d’Italia anche in chiave mercato, ma non si adagia sugli elogi di Capello e Sacchi: “Ringrazio tutti per le belle parole spese in questi giorni a nome di tutto il Bologna. Ora pensiamo alla prossima partita contro l’Udinese, davanti alla nostra gente che ancora una volta riempie lo stadio. Faremo di tutto per regalare ancora una volta ai tifosi un’altra gioia: quando mi fermano per strada mi fanno i complimenti e mi incitano. C’è grande responsabilità da parte nostra, vogliamo dargli il nostro miglior calcio possibile”.

I friulani, freschi di cambio allenatore (c’è Cannavaro in panchina al posto dell’esonerato Cioffi), hanno perso nel finale la partita con la Roma nel recupero della 32esima giornata e sono a caccia di punti salvezza al Dall’Ara, riportando nel frattempo i giallorossi a -4 dalla squadra di Thiago Motta. La stessa Udinese, però, fu tra le poche squadre a mettere in difficoltà il Bologna, con un sonoro 3-0 inflitto all’andata. “In quell’occasione fecero un’ottima prestazione, dopo il loro secondo gol è stato più difficile. Giocano sulle ripartenze, lo sappiamo: per questo dobbiamo cercare di portare la partita dove conviene a noi, e non dove conviene a loro”.

Thiago guarda indietro soltanto per limare le cose che non sono andate bene, anche in una partita sontuosa come quella contro la Roma: “Riguardo sempre le partite che facciamo, per preparare la prossima o mostrare ai ragazzi le cose che sono andate bene o male. A Roma è stata una bella partita, ma possiamo ancora migliorare, soprattutto nella metà campo avversaria, quando serve alzare il livello tecnico”.

Il tecnico rossoblù si concentra anche sulla sua idea di calcio e di gruppo, focalizzandosi sui dettami da seguire per migliorarsi sempre: “La cosa più importante è che i giocatori capiscano il momento della gara, avendo tutti la stessa idea contemporaneamente. Non è facile, ma per questo per me il calcio è un gioco collettivo. La mia idea è la qualità e non la quantità: una rosa corta formata però da tanti giocatori forti e duttili, come El Azzouzi e Calafiori che possono ricoprire più ruoli. Ho avuto la fortuna di giocare con Messi: se lo mettevi in difesa diventava il miglior difensore del mondo, uguale Michael Jordan che faceva più cose in campo. Il nostro è un gruppo ampio, ci sono giocatori che stanno giocando poco e questo non mi piace".

Una delle chiavi del successo è anche la fiducia dei calciatori nei confronti dello staff tecnico: “Sono orgoglioso che dal primo giorno hanno creduto in quello che vogliamo proporre. Non è facile avere questa convinzione che possa funzionare. Con i risultati più facile, ma anche quando non li abbiamo avuti abbiamo giocato bene e fatto cose per cui meritavamo la vittoria”.

Tra le belle novità in casa rossoblù nell'ultima settimana c'è stato anche il ritorno col gruppo di Adama Soumaoro, a quasi un anno dall'infortunio a Empoli: "L'ho visto con il sorriso - spiega Motta - ha la forza mentale di tornare e non è scontato. Ha fatto un grande recupero, basta chiedere a chi lo ha seguito: ha sempre voluto fare di più, il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. E' un ragazzo introverso ma ha avuto il sorriso. Sono convinto che tornerà ad allenarsi a grandi livelli".

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