Unahotels, il sogno dura solo 26 minuti

I biancorossi si illudono fino al 51-52 poi la difesa bolognese cancella ogni speranza concedendo ai reggiani 24 punti in tutta la ripresa

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SEGAFREDO

79

UNAHOTELS

65

SEGAFREDO: Mannion 2 (13, 01), Cordinier 15 (35, 22), Weems 9 (12, 11), Mickey 18 (713, 13), Jaiteh 5 (24); Hackett 4 (22, 01), Belinelli 7 (12, 15), Pajola 9 (46), Shengelia 5 (25, 01), Bako 2 (11), Camara 3 (11). N.E. Ruzzier. All. Scariolo

UNAHOTELS: Cinciarini 6 (11, 14), Anim 7 (22, 11), Olisevicius 11 (36, 17), Reuvers 5 (22), Hopkins 16 (56, 24); Robertson 6 (22 da 3), Vitali 5 (01, 12), Strautins 4 (23, 02), Diouf 5 (12), Funderburk (01). N.E. Cipolla, Stefanini. All. Menetti

Arbitri: Lanzarini, Paglialunga e Valleriani

NOTE: parizali tempi 18-21, 39-41, 62-57. Tiri liberi: Segafredo 1420, Unahotels 915. Tecnico a Scariolo al 16’17 (32-34). Rimbalzi 33-21 per la Segafredo.

di Daniele Barilli

I sogni si accarezzano come i gatti. Aspettando che facciano le fusa e vengano a noi. E’ un po’ quello che ha provato a fare ieri sera l’Unahotels. Accarezzando la partita e i suoi sogni con un ritmo sincopato. E provando a ipnotizzare la Virtus Bologna e a renderla meno brutta e cattiva.

Una missione riuscita a metà. Perché per 25-26 minuti (51-52 ultimo vantaggio dei biancorossi con una tripla di Robertson) la squadra di Menetti se l’è giocata alla pari. Restando a lungo al comando della partita e illudendosi di poterci provare fino alla fine. Poi, però, la Segafredo, che aveva lasciato a riposo Teodosic e Lundberg (sigh...: avercene uno così a Reggio) ha tolto i panni del docile gattino e ha indossato quelli della tigre. Mostrando tutta la sua potenza fisica e la sua prepotenza tecnica. E tutti i sogni biancorossi sono andati in mille pezzi contro la difesa bolognese. Che ha alzato il volume della sua pressione e ha tolto ossigeno ai polmoni biancorossi impedendo ai reggiani di ragionare e di giocare. E così, in tutta la ripresa l’Unahotels ha segnato solo 24 punti (nell’ultimo quarto addirittura sono stati soltanto 8 i punti reggiani) e si è consegnata al nemico, perdendo la bellezza di 18 palloni e ritrovandosi senza più armi per fronteggiare la forza dei padroni di casa. La Virtus dal 51-52 ha preso in mano il match allungando un po’ alla volta e creando il solco più ampio negli ultimi 7 minuti della partita in cui il parziale è stato di 15-6 per i padroni di casa.

Finisce, insomma, come doveva finire. Con la Segafredo che festeggia una vittoria ottenuta senza grandi sforzi e l’Unahotels che gioca una discreta partita mostrando i suoi pregi e i suoi difetti.

Il cammino da fare, però, per la squadra reggiana è ancora lungo. Bisogna recuperare un Olisevicius che, ancora, fatica enormemente a trovare fluidità offensiva. Bisogna costruire maggiore solidità dentro l’area colorata. E bisogna mettere gli esterni in condizione di fare più male agli avversari, inventandosi anche un modo per far rifiatare Cinciarini. E poi ci sono tanti piccoli dettagli in cui si può, e si deve, fare di più e meglio. Detto ciò, sia chiaro, non è la partita di Bologna quella in cui si poteva credere di portare a casa dei punti. Ma non si può pensare di costruire dei grandi sogni, accarezzando le partite come i gatti...