Unahotels: minutaggio record Nove giocatori in ’doppia cifra’

Con Brindisi per la prima volta. Menetti ha utilizzato . il maggior numero di atleti:. ben undici

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di Francesco Pioppi

La vittoria delle idee e del futuro. È giusto non montarsi la testa, perché se la Pallacanestro Reggiana ha portato a casa solo una delle ultime sei partite le imperfezioni non possono essere sparite di colpo, però quello contro Brindisi è stato un successo ‘particolare’ e diverso dagli altri che sono stati ottenuti sin qui dalla truppa di Menetti. Per la prima volta in campionato infatti, ben nove giocatori della Unaholtels hanno raggiunto la doppia cifra di minutaggio e altri due sono comunque scesi in campo. In vetta troviamo i 31’ concessi a Reuvers, poi a scendere i 28 di Hopkins, i 23 di Cinciarini, Vitali e Anim, i 22 di Olisevicius, i 20 di Robertson, i 17 di Strautins e i 10 di Momo Diouf, mentre Funderburk (2’) e Stefanini (1’) hanno solo ‘assaggiato’ il parquet, portando comunque il totale delle rotazioni a 11.

Una situazione sostanzialmente mai vista nella storia recente della Pallacanestro Reggiana. Tutto questo, tradotto, significa che il tecnico sta iniziando a plasmare la squadra secondo quelle che erano le linee guida della società che ha aumentato gli investimenti per poter essere competitiva su più fronti: campionato, Champions League e - perché no- anche Coppa Italia. Per diventare una ‘big’ è ormai assodato come non si possa prescindere dall’utilizzo di più giocatori possibili. Un input che arriva direttamente dai club più forti e importanti del nostro campionato come Virtus Bologna e Olimpia Milano che ruotano stabilmente una decina di giocatori e hanno addirittura il turnover stranieri tra Serie A ed Eurolega. Per questo motivo abbiamo parlato di vittoria delle idee e del futuro. Riuscire ad allungare le rotazioni significa infatti potersi permettere difese più fisiche (magari a costo di spendere qualche fallo in più, ma senza il patema di non avere più cambi all’altezza…) e anche protagonisti molto più lucidi e freschi nel finale, quando tante volte si decidono le partite. Non è quindi un caso che anche lo stesso Andrea Cinciarini sia sceso sotto i 28 minuti di utilizzo in Serie A dopo ben 28 partite consecutive, ma è comunque riuscito ad essere importantissimo distribuendo 9 assist e dandosi da fare anche in difesa. Come detto, è troppo presto per esaltare un gruppo che è ancora in costruzione (Olisevicius è ovviamente ‘indietro’ dopo lo stop di 7 mesi…) o per ‘gridare’ alla svolta, ma i segnali per un futuro diverso e (speriamo) ancora più ambizioso sono stati molto chiari. Vedremo se già domenica sera, nell’importante e suggestivo derby con la Virtus Bologna, ci potrà essere una continuità di idee e soluzioni che col tempo potrebbe portare i biancorossi a traguardi sempre più prestigiosi.