Vecchi, parola d’ordine: "Valorizzare i nostri baby"

Il nuovo responsabile del settore giovanile granata: "Niente sconvolgimenti". Da Carpi lo seguono l’ex difensore Bertoni, l’ex bomber Cammarata e Traldi

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Cominciata ufficialmente da appena 24 ore, la nuova avventura nel settore giovanile granata del direttore sportivo Gianluca Vecchi e del responsabile Marco Amaranti ha preso il via con le idee chiare. "Conoscevo già tanti collaboratori e allenatori del club – racconta Vecchi – e la nostra priorità è quella di valorizzare quello che già c’è, senza apportare sconvolgimenti. La proprietà mi ha dato la possibilità di inserire alcune figure nuove e così abbiamo scelto alcuni professionisti con cui avevo già condiviso gli anni di Carpi per completare l’organico".

Oltre alla già annunciata novità di Andrea Costa che guiderà la Primavera (al suo fianco avrà un vice col patentino) e di "Billo" Orlandini al suo posto all’Under 16, sono tre i volti nuovi: ancora da definire la squadra che verrà assegnata ad Alessandro Bertoni, classe 1966, ex difensore anche in B con le maglie di Venezia, Ternana, Modena e Messina, che dal 2014 al 2021 è stato a Carpi con Vecchi, dopo aver lavorato a lungo da vice di Stefano Cuoghi nelle avventure a Foggia, Arezzo, Venezia e Pisa e aver guidato da primo allenatore il Messina in D nel 2011-12.

L’altra novità è Alfonso Cammarata, ex bomber del calcio dilettantistico fra Reggio e Modena, che dopo l’esordio in panchina a Campogalliano è stato per tanti anni a Carpi (anche alla Primavera) e guiderà i Giovanissimi granata. Nuovo sarà anche il preparatore atletico Federico Traldi, pure ex Carpi, che seguirà Primavera e Allievi.

Dopo gli inizi da allenatore a San Martino Piccolo e con Mandrio e Correggese, Vecchi era arrivato da responsabile del settore giovanile alla Dorando Pietri nel 2006, un anno prima dell’ingresso nel calcio di Stefano Bonacini, che poi ha seguito nel 2009 quando è nato il nuovo Carpi. "Davanti agli occhi ho tanti ricordi di quei 15 anni - spiega – come i titoli vinti con Beretti e Juniores al fianco di mister Garzon, le serate infinite in sede con Cristiano Giuntoli. E poi la soddisfazione per aver contribuito a lanciare qualche ragazzo che ora gioca fra A e B. Zanoli, ad esempio, lo portai io in auto in Napoli l’ultimo giorno di un mercato di gennaio. Saric avemmo la fortuna di scovarlo dopo che il Cesena lo aveva scartato: non avevamo un convitto e così per un anno lo misi a dormire a Correggio a casa del nostro preparatore. Amaranti invece vide le qualità di Giovannini a Savona, così come Motoc, che prendemmo al Sasso Marconi, è stata una scommessa vincente fino alla A a Salerno. Voglio ringraziare Bonacini, Marani e Caliumi, oltre a Giuntoli per la fiducia che hanno avuto in me".

Davide Setti