Reggio Emilia, 27 aprile 2022 - Niente da fare per la Pallacanestro Reggiana. La Fiba Europe Cup finisce nella bacheca del Bahcesehir e ai biancorossi resta il rimpianto per un finale di stagione, e di competizione, affrontato con le rotazioni ridotte e in debito di ossigeno.
Sulla partita in sé, poco da dire; la truppa di Caja ha dato tutto e, nel secondo quarto, pure offerto l’impressione di poter reggere il confronto a lungo. Ma, caricata di falli (4 per Cinciarini, Hopkins e Baldi Rossi a inizio ultimo quarto) e giocando di fatto in 6 perché Larson è allucinante, nel senso più negativo e sotto tutti i punti di vista, e Crawford impalpabile, alla distanza Reggio non ha più avuto le forze fisiche e tecniche per provare impensierire davvero gli uomini di Ernak. Che sono stati sempre avanti, a parte un breve istante, ma tranquilli di poter vincere solo a partire da metà dell’ultimo quarto. E questo è un merito che comunque va ascritto ai ragazzi della città del Tricolore.
L’avvio di gara, nella bolgia dei 10mila della Ulker Arena di Istanbul, è equilibrato e Reggio mostra di essere sul pezzo reggendo il confronto sui due lati del campo. A metà periodo però i padroni di casa trovano, col tiro dalla distanza, il primo allungo: 14-8. Smith in particolare è implacabile (11 punti consecutivi nella fase) e al 6’ il Bahcesehir guida 25-11, con Reggio decisamente alle corde e un Larson inguardabile per scelte e atteggiamento. La fiammata della truppa del Bosforo non si arresta sino alla sirena e l’Unahotels chiude il quarto a un brutto -14, che equivale a diciassette lunghezze di ritardo considerando il -3 dello score di gara 1.
Nella seconda frazione un coraggioso Strautins, coadiuvato da Thompson e Baldi Rossi, suona la carica e Reggio sigla un poderoso controparziale di 15-0 in 4’ che le fa mettere clamorosamente il naso avanti (30-31). Una dimostrazione di forza che mette i brividi alla pur più quotata formazione avversaria. Rimesso in carreggiata il confronto i biancorossi commettono purtroppo qualche ingenuità offensiva di troppo nel finale. Fattore che consente al Bahcesehir di approdare all’intervallo lungo avanti 43-37.
Al rientro sul parquet l’approccio dell’Unahotels non è dei migliori, meno intenso e attento rispetto ai minuti precedenti. Caja chiama time-out e striglia i suoi quasi subito, ma nel frattempo la formazione turca si riporta al +12 (+15 considerando il computo complessivo). Gli emiliani però contengono l’onda, lavorano bene in retroguardia, in attacco tengono la barra dignitosamente grazie al collettivo e si presentano agli ultimi 10’ in ritardo di otto lunghezze.
Nell’ultimo quarto la stanchezza nei biancorossi si fa decisamente sentire; non manca la voglia, non manca il valore, ma manca decisamente il fiato e l’atletismo di Smith e compagni diventa difficile da contenere per l’Unahotels, che comunque non si disunisce e resta con le unghie e con i denti a distanza (anche -15) ma non doma. Tuttavia il coraggio non basta per provare a ribaltare l’esito della contesa. Per il Bahcesehir si tratta solo di gestire il buon vantaggio e arrivare alla sirena e alla conquista del trofeo.
Il tabellino
UNAHOTELS: Thompson 19, Hopkins 9, Baldi Rossi 8, Strautins 19, Crawford 2, Cinciarini 8, Johnson 9, Larson . N.e.: Colombo e Soliani. All.: Caja. BAHCESEHIR: Jones 14, Hall 2, Ozmizrak 7, Baygul 6, Ozdemir, Black 12, Smith 17, Dekker 12, Savas 5, Solomon 4, Candan 7, Yilmaz 4. All.: Ernak Arbitri: Luis Castillo (Spa), Oskars Lucis (Let), Wojciech LISKA (Pol) Parziali: 30-16, 43-37, 64-56 Note: tiri da 3: Bahcesehir 12/27, Unahotels 14/35; tiri liberi: Istanbul 22/31, Reggio Emilia 10/13. Usciti per 5 falli: Baldi Rossi e Hopkins