Choc anafilattico al concerto, l’ex prof: “Io, salva per miracolo”

Valdivia Sammarini si è sentita male per un boccone di formaggio mentre stava assistendo al ’Candelight’ a Poggio Torriana. "Tra il pubblico si trovavano dei medici senza i quali ora non sarei qui"

L’insegnante in pensione Valdivia Sammarini

L’insegnante in pensione Valdivia Sammarini

Rimini, 24 aprile 2024 – Ha mangiato un pezzo di formaggio che le ha scatenato un improvviso shock anafilattico nel bel mezzo del concerto a cui stava assistendo. Domenica scorsa Valdivia Sammarini, 71 anni, ex insegnante oggi in pensione, era seduta tra il pubblico, nella cornice del Castello Due Torri di Torriana, per godersi lo spettacolo "Candelight" con le musiche delle "Quattro stagioni" di Vivaldi, quando a un certo punto ha iniziato ad accusare un malore ed ha perso conoscenza. Per sua fortuna, in sala erano presenti tre dottoresse che sono immediatamente corse in suo aiuto e l’hanno aiutata a riprendersi e a rimanere vigile e cosciente fino all’arrivo dell’ambulanza, che l’ha accompagnata in pronto soccorso a Rimini. Ora la signora Valdivia sta bene e si sta riprendendo rapidamente dalla brutta disavventura.

Su Facebook, la donna ha deciso di rivolgere un ringraziamento di cuore per "il pronto intervento di alcune dottoresse" che si trovavano tra il pubblico, "per la tempestività e la gentilezza del personale dell’ambulanza", "la professionalità e l’efficienza" dei medici e degli infermieri del pronto soccorso di Rimini. E pensare che tutto è cominciato a causa di un piccolo pezzo di formaggio.

"Domenica scorsa – racconta l’ex docente – sono andata insieme ad una mia amica a Torriana per assistere ad un evento molto suggestivo dal titolo Candelight. Prima dello spettacolo, abbiamo deciso di fare un aperitivo. Accidentalmente, ho ingerito un pezzo di formaggio che presentava delle muffe alle quali sono allergica. Prima di mangiarlo, ho controllato bene che le muffe non fossero presenti, ma evidentemente doveva esserne rimasta qualche piccola traccia. Lì per lì non è successo niente: l’alimento ci ha messo un po’ a fare effetto, scatenando i primi sintomi che hanno incominciato a manifestarsi proprio mentre assistendo al concerto".

«E’ accaduto tutto in un attimo - aggiunge la signora Sammarini - ho sentito un grande giramento di testa e la vista ha iniziato ad appannarsi. Ho perso conoscenza e sono rimasta in quelle condizioni forse per un paio di minuti, non saprei dirlo con precisione". Lentamente, la 71enne ha riaperto gli occhi. "Al mio risveglio, il concerto era stato interrotto e c’erano tre ragazze, che poi ho scoperto essere dottoresse, che mi tenevano le gambe sollevate e mi rivolgevano delle domande per tenermi sveglia. Qualcuno nel frattempo aveva già chiamato l’ambulanza che è arrivata nel giro di poco, nonostante il posto non fosse facile da raggiungere. Il personale è stato gentilissimo e super professionale. Mi hanno accompagnato in pronto soccorso e anche lì sono stata accolta con grande efficienza ed attenzione. Sono state trattenuta per accertamenti e in seguito dimessa". "Si fa un gran parlare di malasanità e gioventù svogliata – conclude l’ex insegnante 71enne – l’esperienza che ho vissuto mi hanno dimostrato l’esatto contrario".