Choc anafilattico per i farmaci Musica e rombo di motori per l’addio ad Alessandro "Resterai nei nostri brindisi"

Porto Potenza, folla nella chiesa Corpus Christi per l’ultimo saluto al 34enne Scocco. Le parole di un’amica: "Anche se questa non dovevi farcela, troverai il modo di farti sentire".

Choc anafilattico per i farmaci  Musica e rombo di motori  per l’addio ad Alessandro  "Resterai nei nostri brindisi"

Choc anafilattico per i farmaci Musica e rombo di motori per l’addio ad Alessandro "Resterai nei nostri brindisi"

di Giorgio Giannaccini

Il rombo delle moto, in corteo lungo piazza Douhet, e poi un lungo applauso finale hanno accompagnato l’uscita del feretro di Alessandro Scocco, il 34enne portopotentino morto martedì sera (all’interno della sua abitazione) per via di uno choc anafilattico, dovuto ai farmaci presi poco prima per il mal di gola. Erano davvero in diverse centinaia i presenti al suo funerale, che è stato celebrato ieri pomeriggio nella chiesa Corpus Christi a Porto Potenza Picena. Tra questi, c’erano pure il sindaco Noemi Tartabini, l’assessore Paolo Scocco e il consigliere di maggioranza Michele Galluzzo (suo coetaneo e amico di una vita), oltre a tanti altri, giovani e meno giovani.

"Oggi siamo qui per salutare Alessandro che va ad abbracciare il Signore – sono state le parole del parroco don Massimo Fenni durante l’omelia –, ma anche per stare vicino ai suoi genitori. È un momento di grande tristezza, dove sembra che le parole non servano a niente, perché non sappiamo darci una ragione. Ma il nostro sconforto non deve diventare disperazione, e anzi deve trasformarsi in speranza. E questa morte assurda deve portare il suo frutto, come un chicco di grano che germoglia nella terra, perché è il segreto della vita. Abbracciamoci: Alessandro deve ora aiutarci a vivere". A ricordare Scocco ci ha pensato anche un’amica, commuovendo così, con il suo ricordo, la folla che gremiva la chiesa Corpus Christi. "Alessandro era la vita che supera l’aldilà perché ha saputo trasmettere gioia a chi l’ha conosciuto – ha detto –. Ognuno di noi custodisce un momento prezioso vissuto al suo fianco. Sarai ancora nei nostri brindisi e alla vista delle montagne che tanto amavi. Anche se questa non doveva farcela, troverà il modo di farsi sentire. Buon viaggio anima bella, vola dritto verso la luce". Prima dell’uscita della bara, gli amici di sempre hanno suonato e cantato in chiesa "Wish you were here" dei Pink Floyd e "Patience" dei Guns ‘N’ Roses, le due canzoni preferite di Scocco, mentre tutti andavano a fare le condoglianze al padre Paolo, alla mamma Daniela e al resto della famiglia. Quindi l’ultimo saluto dei suoi compagni di mille avventure in moto, e cioè quelli della Sacrata Bikers Motoclub di Potenza Picena, che lo hanno omaggiato con il rombo dei motori delle loro due ruote, posizionate in fila a lato di piazza Douhet. Subito dopo un lungo silenzio, e da lì la partenza del feretro per l’ultimo viaggio verso il cimitero di Porto Potenza. Ma soprattutto tante lacrime sommesse e molti amici che ancora, senza pace e bassa voce, continuavano a dire attoniti: "Non può essere vero, non ce ne facciamo una ragione".