DONATELLA FILIPPI
Cronaca

Esplosioni e fiamme in una palazzina a Dogana

L’incendio sarebbe partito da un guasto al condizionatore di un appartamento di via Onofri: edificio evacuato precauzionalmente

Intervenuta la. sezione antincendio della Polizia Civile, insieme con Gendarmeria e Guardia di Rocca

Intervenuta la. sezione antincendio della Polizia Civile, insieme con Gendarmeria e Guardia di Rocca

Una forte esplosione, poi scatta immediatamente l’allarme. Attimi di paura ieri nel primo pomeriggio a Dogana. Quando, sono circa le 14.30, scoppia un incendio in un appartamento di una palazzina di via Giuseppe Onofri. Sul posto arrivano immediatamente gli uomini della sezione antincendio della Polizia Civile, insieme agli agenti di Gendarmeria e a quelli della Guardia di Rocca. Appurano subito che all’interno di quell’appartamento che si trova al primo piano non c’è nessuno. Ma non nel resto della palazzina. Così, per garantire la sicurezza delle operazioni, i residenti vengono fatti immediatamente evacuare. Gli agenti poi possono in sicurezza domare le fiamme che si erano propagate dal terrazzo. L’incendio, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere scoppiato dal condizionatore che si trovava sul terrazzo dell’appartamento. A causarlo potrebbe essere stato un cortocircuito. In fretta le fiamme hanno raggiunto anche l’interno, provocando molti danni. Le forze dell’ordine sammarinese stanno anche verificando l’origine di quel boato avvertito da chi si trovava in zona in maniera chiara, e anche spaventosa, poco prima dell’incendio. Potrebbe essere stato causato, restando nel campo delle prime ipotesi, da una bombola da barbecue. Le indagini sono naturalmente ancora in corso per capire cosa sia realmente successo ieri nel primo pomeriggio in quell’appartamento di Dogana. In ordine di tempo l’ultimo incendio sul Titano è stato quello di un paio di mesi fa alla scuola media di Fonte dell’Ovo. Il fumo che usciva dalla finestra dell’aula, nell’ala Nord della scuola, ha fatto scattare l’allarme di prima mattina.

In quel caso si era trattato di un principio di incendio che aveva coinvolto l’impianto di riscaldamento dell’edificio, esattamente un generatore di aria calda. Con molto fumo che si era propagato poi nelle aule. Per motivi di sicurezza era stata disposta l’evacuazione di tutta la scuola e soltanto dopo diversi giorni gli studenti avevano potuto rimettere piede in classe nella massima sicurezza. Qualche settimana prima gli uomini della sezione anticendio della Polizia Civile erano intervenuto in un’abitazione di Torraccia. Lì l’incendio aveva interessato la canna fumaria.