Falsario di opere d'arte a Riccione: scattano i sequestri

Il gallerista vendeva opere d'arte false di pittori famosi come autentiche, fino a 100.000 euro al pezzo. La Questura ha sequestrato 4 società, un immobile e una galleria d'arte

La polizia in azione

La polizia in azione

Rimini, 30 giugno 2022 - Opere d'arte false di Renato Guttuso, Arnaldo Pomodoro e Filippo Calzolari, tra gli altri, vendute come autentiche, fino a 100.000 euro al pezzo, gli sono sfruttate nel corso degli anni diversi processi per truffa in giro per l'Italia ma anche un patrimonio ingente. Per quello che gli inquirenti riminesi hanno ribattezzato "il falsario di Riccione", un gallerista conosciuto nel settore e uomo d'affari di origine pugliese, è ora scattata la misura patrimoniale.

Gli approfondimenti del personale specializzato della sezione misure di prevenzione patrimoniali della divisione anticrimine della Questura di Rimini, finalizzati a ricostruire i flussi finanziari e bancari, hanno consentito di accertare una sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio riconducibile all'uomo, ipotizzando un illecito arricchimento attraverso le truffe delle opere d'arte.

In accoglimento della proposta del Questore di Rimini Rosanna Lavezzaro, il Tribunale di Bologna, ai sensi della normativa del 'Codice Antimafia', ha disposto il sequestro di 4 società attive nel commercio di opere d'arte conti corrente, un immobile destinato a civile abitazione a Riccione una galleria d'arte e due autovetture di pregio.

Se questi sono scattati anche a Bergamo e Treviso dove il gallerista era particolarmente attivo. Secondo quanto ricostruito dalla polizia di Stato, il falsario avrebbe diverse indagini a suo carico in molte province italiane e decine di procedimenti penali in numerose città italiane, quali ad esempio Roma, Torino, Venezia, Bari, Ancona, Bergamo, Treviso, Alessandria, Padova.