E’ morta Bice, fuggita dalla casa di riposo per vedere il mare

Aveva 81 anni, stroncata da un infarto a Roma dove aveva trovato un nuovo alloggio. “Qui sono felice”

Addio a Bice, l'anziana fuggita dalla Rsa di Faenza

Addio a Bice, l'anziana fuggita dalla Rsa di Faenza

Rimini, 24 febbraio 2024 – Bice è morta venerdì. L’81enne che era fuggita da una casa di riposo faentina per andare a Bellaria e poi, dopo varie peripezie trovare un luogo caro a Roma, venerdì è morta colpita da infarto. La sua vicenda aveva fatto il giro dei salotti televisivi dopo che, "stanca di minestrine e mele cotte", a inizio aprile del 2023 era fuggita dalla struttura faentina per anziani raggiungendo in treno Bellaria Igea Marina, dove bambina trascorreva le vacanze.

L’epilogo era arrivato a luglio, dopo quella che il suo legale, l’avvocato Giuliano Lelli Mami, aveva definito "una corsa a ostacoli". Era arrivata infatti l’autorizzazione del giudice al trasferimento, almeno provvisorio, della signora a Roma. Favorita dal clamore mediatico della sua vicenda era arrivata l’offerta di un istituto che aveva messo a disposizione dell’anziana un monolocale arredato. "La signora Bice – disse a luglio il suo legale – è intenzionata a riappacificarsi con i familiari. Anche questo percorso potrebbe non essere facile, ma se fra le parti vi sarà un confronto, una riappacificazione sarà sempre possibile".

Venerdì mattina Bice, già ricoverata all’Ospedale di Roma, non ce l’ha fatta. A comunicarlo è il suo legale, Lelli Mami, che sottolinea: "A seguito dell’esito positivo della ‘prova’ del soggiorno transitorio la signora Bice aveva sottoscritto la scrittura privata, ove è stato trasfuso l’accordo raggiunto tra lei e l’ente, con cui ha effettuato il definitivo trasferimento nella nuova sistemazione abitativa in cui aveva spostato la propria residenza effettiva ed anagrafica. Conservo con affetto il ricordo dell’ultima volta in cui l’ho vista quando dopo avermi abbracciato mi ha detto, commossa, la seguente frase: ‘Sono felice. Tu sei mio figlio. Ti voglio bene’".

In parallelo l’avvocato ha portato avanti una procedura davanti al tribunale civile di Ravenna per sostituire il precedente amministratore di sostegno. Ora puntava alla revoca di questa figura. La figlia Ornella Panciera ha però voluto precisare in una nota che la madre "ha vissuto la sua vita in solitudine per suo legittimo desiderio, al momento era seguita scrupolosamente dal suo nuovo amministratore di sostegno. Non era in alcun modo prevista la richiesta di revoca, né mai era stata avviata”. Come dire: quanto detto dal legale “non rispecchia la realtà. Mia madre è stata sfruttata a beneficio di tutt’altro”.