ANDREA OLIVA
Cronaca

Addio ad Armando Arcangeli, storico patron della Valleverde

Riuscì a mettere le proprie scarpe ai piedi di Julia Roberts, del pilota della Ferrari Eddie Irvine e di Kevin Costner. Ma il legame più stretto fu con Pelè

Addio ad Armando Arcangeli, fondò la Valleverde. Qui quando ricevette la laurea honoris causa a Bologna

Addio ad Armando Arcangeli, fondò la Valleverde. Qui quando ricevette la laurea honoris causa a Bologna

Rimini, 11 giugno 2023 - Addio ad Armando Arcangeli, aveva 80 anni. Il suo nome è legato all’ascesa di una piccola azienda di provincia, la Valleverde, diventata un simbolo della manifattura italiana, capace di finire in televisione con spot diventati famosi in cui Kevin Costner camminava con una Valleverde ai piedi. Erano gli anni tra i ‘90 e i primi del 2000 quando il nome Valleverde raggiunse l’apice della notorietà. Soprattutto perché Arcangeli era in grado di legare il suo prodotto ai divi di allora portando un’idea nuova, una scarpa capace di essere un mix di moda e comodità. Era un’idea vincente e gli affari andavano a gonfie vele.

Riuscì a mettere le proprie scarpe ai piedi di Julia Roberts, del pilota della Ferrari Eddie Irvine, ed anche di Raffaella Carrà. Ma il legame più stretto fu con Pelè. Il campione dei campioni con un pallone ai piedi, arrivò fino in riva all’Adriatico per Armando Arcangeli. Nel 2002 ricevette la laurea honoris causa a Bologna.

Uno degli store della Valleverde a Rimini
Uno degli store della Valleverde a Rimini
Approfondisci:

Stefauto, addio ad Anna Maria Stefanelli

Stefauto, addio ad Anna Maria Stefanelli

Quello del patron della Valleverde era un impero che nel 2007 investiva svariati milioni di euro in pubblicità. Nel momento di massima espansione dell’azienda, si contavano 1.700 punti vendita sparsi per il mondo, 270 dipendenti e una produzione di circa due milioni di calzature. Le cose cominciarono ad andare male due anni più tardi quando la crisi internazionale portò a una contrazione dei consumi. In quel momento iniziò anche un piano di ridimensionamento dell’azienda.

Poi arrivarono i guai con la perdita di posti di lavoro, la cessione d’azienda, il fallimento e l’inchiesta nei confronti di Arcangeli e dei suoi collaboratori. Nel 2015 i militari della Finanza misero i sigilli alla villa che aveva a Riccione. Arcangeli aveva continuato ad abitare in zona, nel corianese, senza più i riflettori su di sé. La sua scomparsa è avvenuta nella giornata di ieri. Il funerale si terrà mercoledì 12 giugno con partenza dall’obitorio dell’ospedale di Riccione per la chiesa parrocchiale Sant’Innocenza a Montetauro dove alle 15.30 sarà celebrata la Messa.