LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Omicidio di Pierina, la difesa di Manuela: “Fiori e messaggi da uno sconosciuto”

La rivelazione del consulente legale Barzan, che insiste perché che le indagini vengano allargate. I figli smentiscono il misteroso ammiratore: “Solo fantasie”

Rimini, 11 maggio 2024 – Un mazzo di fiori e alcuni bigliettini con messaggi di complimenti, inviati nel corso del tempo da uno sconosciuto a Pierina Paganelli, l’ex infermiera di 78 anni massacrata con ventinove coltellate la sera del 3 ottobre scorso a Rimini.

Pierina Paganelli ed Emanuela Bianchi
Pierina Paganelli ed Emanuela Bianchi

Il colpo di scena sul Dna

Sarebbe questo uno dei risvolti contenuti nell’integrazione alla memoria difensiva che sarà consegnata alla Procura di Rimini la prossima settimana da Davide Barzan, consulente legale di Manuela Bianchi (la nuora di Pierina) e del fratello Loris. “Grazie alle indagini che abbiamo svolto – ha spiegato Barzan, anticipando alcuni dei passaggi della relazione – abbiamo scoperto un fatto del quale non eravamo a conoscenza, ossia che Pierina ha ricevuto un mazzo di fiori e dei bigliettini da parte di una persona rimasta fino ad oggi anonima. I primi messaggi sono iniziati ad arrivare all’incirca due anni fa. Crediamo che sia una circostanza che meriti l’attenzione degli inquirenti, anche perché da tempo continuiamo a chiedere che le indagini vengano allargate non soffermandosi esclusivamente su quelli che fino ad oggi sono i quattro principali sospettati”.

“L’ipotesi del fantomatico ammiratore segreto di Pierina è totalmente priva di fondamento e frutto di fantasia – si inalberano gli avvocati Marco e Monica Lunedei, che assistono i figli di Pierina (Giuliano, Chiara e Giacomo) –. Recentemente la figlia Chiara è stata contatta da una amica di Manuela Bianchi che si è ricordata di un episodio avvenuto ormai oltre cinque anni fa, quando la madre Pierina aveva ricevuto in dono un mazzo di fiori da una persona tutt’altro che sconosciuta e che anzi lei conosceva benissimo. Un uomo che nel frattempo è deceduto durante l’emergenza Covid. Pierina non ne ha mai fatto mistero e ha sempre conservato un bel ricordo del dono ricevuto. Dopo quella volta, non ci sono stati altri messaggi o regali. Nessun retroscena inquietante, dunque, e soprattutto nessun mistero. Pierina era una donna generosa che si dava spesso da fare per gli altri ed è assolutamente normale che qualcuno avesse deciso di ringraziarla. Fin da subito i figli hanno riferito alla Procura tutti gli elementi rilevanti ai fini investigativi, ma ovviamente non c’era ragione di pensare a questo specifico episodio”.