MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Sequestri e multe ai chiringuito. Gli operatori: "Subito regole chiare o rischiano di saltare tanti eventi"

L’appello del consorzio dei ristobar di spiaggia dopo il blitz della Capitaneria: "Va trovata una soluzione" .

L’appello del consorzio dei ristobar di spiaggia dopo il blitz della Capitaneria: "Va trovata una soluzione" .

L’appello del consorzio dei ristobar di spiaggia dopo il blitz della Capitaneria: "Va trovata una soluzione" .

Rimini, 6 luglio 2025 – Sotto a chi tocca. Proseguono i controlli in spiaggia della Capitaneria di porto, che nel giro di due giorni ha sequestrato alcune strutture dei chiringuito nei bagni 42, 44, 46 e Tortuga. Sigilli alle postazioni e ai gazebo utilizzati per i deejay e per la musica dal vivo. I militari della guardia costiera sono partiti in quarta, a seguito di alcune segnalazioni ed esposti. E non si fermeranno qui. Nei chiringuito già finiti nel mirino si può continuare a fare somministrazione, mentre per gli eventi la musica cambia non potendo più disporre di strutture che erano state montate per i concerti e i deejayset.

Che ci sarebbero stati controlli a tappeto, l’aveva detto alla vigilia dell’estate lo stesso assessore al demanio Valentina Ridolfi. Così è stato. E agli accertamenti avviati dalla polizia locale (sul rispetto di orari e musica) si sono aggiunti quelli della Capitaneria di porto, che ha sanzionato e denunciato chi ha installato pedane e gazebo vicino ai chiringuito, in quanto strutture "prive di autorizzazione". L’estate è appena iniziata, tra gli operatori c’è il timore di nuovi blitz.

"Ma gli uomini della guardia costiera – premette Marco Mauri, il presidente del consorzio dei ristobar della spiaggia – hanno fatto soltanto il loro lavoro". Detto questo e considerato che alcune strutture sequestrate erano presenti in spiaggia anche negli anni scorsi, "sarebbe bene fare chiarezza sulle norme con tutti gli enti preposti. Chiederemo al Comune un incontro. L’amministrazione permette di fare attività ed eventi di pubblico spettacolo nei chiringuito. Gli operatori a questo punto vogliono sapere cosa devono fare per organizzare eventi, senza violare le regole demaniali. Altrimenti rischiano di saltare molte manifestazioni". Nei chiringuito ’visitati’ dalla Capitaneria di porto restano i sigilli alle strutture contestate. "Spiace si sia arrivati ai sequestri – conclude Mauri – Va analizzata la situazione e trovata la soluzione. I chiringuito sono parte importante della nostra offerta balneare e turistica. Bisogna trovare il modo di farli funzionare, facendo rispettare le norme".

Torna alla carica anche il titolare del Tortuga, Maurizio Bronzetti: "Noi gestori chiediamo regole certe. Si può fare l’evento serale in spiaggia? Il regolamento comunale dice di sì. Bene, allora ci dicano come dobbiamo organizzarli. Dobbiamo tutte le sere montare e smontare pedane e postazioni?". E poi, "quei gazebo transennati non sono esattamente una bella immagine per Rimini. Prima di arrivare ai sigilli, forse, si potevano fare multe e ordinanze di rimozione". Adesso invece le strutture sequestrate resteranno così fino alla decisione del giudice.