C’è subito il Rotterdam sulla strada di San Marino

A Bonn parte oggi la Coppa Campioni: sfida dura per i titani all’esordio. Gli olandesi vantano dieci titoli già conquistati, l’ultimo nel 2018

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Dopo un lunedì passato per buona parte in pullman nel lungo viaggio verso Bonn, già oggi il San Marino si tuffa nella Coppa dei Campioni, avventura che i titani riabbracciano a qualche anno di distanza dall’ultima volta. Una manifestazione che ha comunque visto la formazione del Titano protagonista nel vecchio continente, tanto che nella bacheca del club sono in bella mostra ben tre ‘coppe con le orecchie’, trofei conquistati nel 2006, 2011 e 2014. Successi nei quali c’era sempre l’impronta dell’attuale manager, quel Doriano Bindi (foto a sinistra), 63 anni, che è un’autentica istituzione del ‘batti e corri’ sammarinese, prima come lanciatore e interbase, poi come allenatore. E adesso si riparte, con il calendario che all’esordio riserva ai campioni d’Italia un gran brutto cliente, quel Neptunus Rotterdam che ne ha portate a casa addirittura 10 di queste Coppe, una decina spalmata su un quarto di secolo, dal ‘94 al 2018. Sul diamante tedesco playball alle 15, mentre le altre due squadre del girone B sono i cechi Arrows Ostrava e i teutonici del luogo, i Bonn Capitals.

Nel raggruppamento A, invece, si battono per cercare un posto al sole il Parma, gli olandesi della L&D Amsterdam, i cechi del Draci Brno e i tedeschi dell’Heidenheim Heidekoepfe. La formula è sempre la stessa: nei primi tre giorni tutte giocano contro tutte all’interno del proprio girone, quindi semifinali incrociate venerdì e finali per il titolo e il terzo posto sabato. Si comincia e Bindi, per questo ‘vernissage’ sempre delicato, consegna la pallina ad André Rienzo, il lanciatore brasiliano che nelle tre uscite nella Poule Scudetto ha destato più di una perplessità. "È il pitcher che ha meno lanci nel braccio – spiega la scelta lo skipper sammarinese –. D’altronde in quel reparto siamo un po’ contati, abbiamo 7 uomini in tutto. E in Coppa, attenzione, le partite durano 9 inning, non 7 come nella Poule che stiamo giocando in Italia", osserva Bindi, che ha scelto pure il partente di domani, quando i suoi, alle 12.30, se la vedranno con l’Arrows Ostrava. "Lo starter sarà Quevedo, mentre per l’utilizzo dei rilievi andrò con quello che mi racconterà la partita", aggiunge Doriano, che deve fare i conti pure con un Celli (foto a destra) leggermente acciaccato. "Ha un fastidio all’inguine che lo limita un po’ nel giro di mazza, valuteremo le sue condizioni poco prima dell’incontro con Rotterdam".

alb. cresc.