Finale playoff: la Rinascita ci riprova "Oggi in campo più determinati"

Al Flaminio i biancorossi proveranno a sfruttare il secondo match point promozione dopo il ko di venerdì. Coach Ferrari: "L’altra sera siamo stati un passo indietro su tutto. Adesso pensiamo a limitare Amoroso"

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Il fattore campo, questo sconosciuto. Due vittorie di Rbr al PalaMaggetti, un blitz di Roseto al Flaminio a rovinare la festa ai biancorossi, che pensavano di poter celebrare l’ascesa in A2 davanti a tremila tifosi adoranti. Si va dunque avanti e a tambur battente, visto che già oggi, nel tardo pomeriggio, il vecchio palas riminese ospiterà garaquattro (alle 19, arbitrano Roca e Giordano). Una Rinascita che dovrà dimostrare di saper resettare in fretta tutto quello che è andato male, gli errori da non ripetere. "L’altra sera eravamo un passo indietro su tutto – ammette coach Mattia Ferrari, che a partita in corso diventava padre di Cecilia, venuta alla luce più o meno all’inizio del quarto periodo –. Forse si era anche insinuata l’idea, sbagliata, che il più fosse fatto, così come un palasport del genere, tutto pieno e colorato, può aver condizionato qualcuno. E poi ci sono gli avversari, c’è soprattutto Valerio Amoroso che ha disputato una gara da Amoroso". Già. Il super veterano, 42 ‘primavere’ a settembre, è stato un enigma irrisolto per la difesa di RivieraBanca, difesa che in garatre ha ‘ballato’ in più di un’occasione. Ne ha messi 19 Amoroso e si è spinto fino a 22 Nikolic.

Insomma, i lunghi rosetani hanno finito per fare la differenza. E per garaquattro qualche antidoto andrà trovato. "Bisogna togliere il tiro da tre ad Amoroso – si raccomanda l’allenatore di Rbr –, obbligandolo a giocare solo in posizione di post basso. Dovrà incontrare difficoltà, quando si ritrova invece quelle triple aperte si carica e al tempo stesso si riposa, non fa fatica". Rimini dovrà ripartire dunque dalla difesa, quella ‘corazza’ che fu decisiva nella seconda sfida in terra d’Abruzzo. E sarà consigliabile limitare al massimo le flessioni, i passaggi a vuoto. Venerdì, al di là della partenza col freno a mano tirato (0-8 in avvio), la Rinascita si era portata sul +10 dopo un paio di minuti di ripresa, per scivolare sul -2 alla penultima sirena (14-26 il break in soli 8’, quando sembrava invece che i biancorossi avessero trovato la quadra). "Tante palle vaganti non prese, qualcuno sotto tono e Roseto abbastanza cinica. Ma non fasciamoci la testa, la parola chiave è determinazione".

alb.cresc.