Il Rimini si prende la rivincita e va agli ottavi

I biancorossi si aggiudicano il derby di Coppa Italia con il Cesena, davanti a oltre 4mila spettatori: decide una doppietta di Santini

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CESENA

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(3-5-2): Galeotti; Pietrangeli (27’ st Laverone), Gigli, Panelli; Tofanari, Delcarro (27’ st Eyango), Tanasa, Rossetti, Haveri (34’ st Regini); Mencagli (20’ st Vano), Santini (20’ st Accursi). A disp.: Zaccagno, Lazzarini, Acquistapace, Lo Duca, Serpe, Pasa, Tonelli, De Rinaldis, Gabbianelli, Rosso. All.: Gaburro.

CESENA (3-4-1-2): Lewis; Lepri, Kontek, Mercadante; Zecca (28’ st Albertini), Francesconi, Brambilla, Adamo (28’ st Coccolo); S.Shpendi (38’ st Chiarello); Ferrante, C.Shpendi (38’ st Udoh). A disp.: Tozzo, Pollini, Saber, Ciofi, Corazza, Prestia, De Rose, Calderoni, Pieraccini, Lilli, Elefante. All.: Toscano.

Arbitro: Filippo Giaccaglia di Jesi.

Reti: 23’ pt (rig.) e 8’ st Santini, 12’ st Brambilla.

Note – Spettatori 4.330. Angoli 3-5. Ammoniti: Mencagli, Kontek, Santini, Pietrangeli. Espulsi: 23’ pt Toscano (allenatore Cesena) per proteste.

di Donatella Filippi

Con un Santini sempre più bomber e un assetto da battaglia il Rimini si prende la rivincita sul Cesena e gli ottavi di Coppa Italia. È martedì, non è campionato, ma il derby non perde il suo fascino. Lo dimostrano i 4.300 del ‘Romeo Neri’. Belli, colorati, rumorosi e numerosi i tifosi del Rimini. Sugli spalti si canta e si balla, ci sono gli sfotto’, c’è il clima delle gare di cartello. I biancorossi arrivano all’appuntamento non esattamente con il morale alle stelle, dopo la sconfitta con la Carrarese e con i due punti messi insieme nelle ultime tre gare in campionato. Serve una risposta. Arriva dimostrando che quella riminese è una squadra che sa buttarsi alle spalle in fretta i momenti più complicati.

Gaburro ci mette del suo perché questo accada. Cambia non solo gli uomini, ma anche modulo. Si va con la difesa a tre con Gigli che si unisce a Pietrangeli e Panelli. Corrono sulle fasce Tofanari e Haveri con Tanasa in mezzo a dirigere i giochi. Delcarro e Rossetti ci mettono idee e muscoli. Là davanti fanno coppia Santini e Mencagli. Tanto turnover per Gaburro, come del resto per Toscano. La coppa sì, il derby pure, ma la testa dei due tecnici non può non andare anche al campionato. In memoria il Cesena ha ancora proprio il derby di campionato e prova a sorprendere il Rimini con un pressing asfissiante. Rimini che soffre, ma non si rintana davanti a Galeotti. Il forcing cesenate in avvio si traduce, tutto sommato, in un tiro su punizione di Adamo smanacciato da Galeotti. Minuto 22 e c’è l’episodio che fa girare la partita. Il cross battuto da Rossetti non è granché, ma l’abbraccio di Francesconi su Santini in area è troppo affettuoso. Rigore che proprio Santini non sbaglia. Il Rimini non commette l’errore di abbassare il baricentro, ma il Cesena è ferito e avanza. Ci vuole il salvataggio sulla linea di Panelli, su Cristian Sphendi, per mettere una pezza all’uscita non proprio impeccabile di Galeotti. Nella ripresa la squadra di Gaburro riesce immediatamente a sparigliare di nuovo le carte. Bastano 8 minuti ai biancorossi per far capire chi comanda in zona gol. La discesa di Haveri a sinistra è prepotente. Lepri non lo tiene e lui va, fino in fondo, prima di mettere in mezzo un pallone che Santini deve spingere solo in rete. È festa goduta per poco perché dall’altra parte Brambilla di testa ristabilisce la distanza minima. C’è da soffrire per i biancorossi. Inizia la girandola di cambi, Galeotti sale in cattedra. Francesconi, Brambilla, Udoh, ci provano un po’ tutti nel tentativo di portare il match ai supplementari. Niente da fare.