La Rinascita dice addio a Rivali "Sono fiero del mio percorso"

Il play 36enne se ne va dopo due promozioni ottenute con i biancorossi: "Sono stati momenti speciali"

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Per un giocatore in entrata, ce n’è anche uno in uscita. Ed è un addio, quello di Eugenio Rivali, che non può oggettivamente lasciare indifferenti, nella maniera più assoluta. Sì, perché con il play pesarese se ne va un pezzo di quel progetto nato nell’estate 2018, quando la Rinascita venne alla luce e per dirigere il gioco la società pensò subito a lui, che già aveva fatto le fortune degli Angels, ora ‘cugini’ stretti di Rbr. "Provo diverse sensazioni, in questo momento – attacca ‘Genio’ –. Sono un po’ amareggiato, è ovvio, in quanto speravo di poter rimanere, ci credevo, così come sinceramente penso di poterci ancora stare in questa A2 che ho già fatto. Sono altresì conscio che il mondo del basket è questo, si fanno scelte, a volte pure dolorose". A Rivali era stato comunque prospettato di rimanere, ma con un ruolo diverso, un uomo spogliatoio, una chioccia prodiga di consigli, però senza nessuna garanzia di giocare con continuità.

"Ci ho riflettuto su parecchio, non è stato certo un addio a cuor leggero – ammette il regista –. Ho apprezzato molto che la società abbia pensato a me per questo particolare ruolo, vuol dire che mi valutano positivamente anche come persona, ma io mi sento ancora un agonista. Ripeto, ritrovarmi in A2 a 36 anni mi sarebbe piaciuto, sarebbe stato come completare un cerchio. Però è andata così", aggiunge Eugenio, che ha già ricevuto qualche offerta da più di un club e che sicuramente si accaserà da qualche parte, non troppo lontano dalla sua Pesaro dove vive con la famiglia. Adesso, però, è anche tempo di guardarsi un attimo indietro, di ripensare a questi quattro anni in casacca biancorossa. "Anni davvero intensi e pieni di vittorie nonostante ci siamo ritrovati ad attraversare una pandemia mondiale. Provo orgoglio, fierezza – dice –, ho accettato di far parte di questo progetto per riportare la pallacanestro riminese dove meritava di stare e il fatto di esserci riusciti mi gratifica tantissimo". Rivali ricorda poi la sua partita con la P maiuscola. "In C Gold, garauno di semifinale playoff con Fiorenzuola. Prima avevo cercato di innescare i compagni, poi mi sono messo in proprio. E l’abbiamo portata a casa". Già, 92-88 all’overtime con 23 punti suoi. Un raggio di luce verso la B.

a.c.