L’ironman Arrigoni resta "Ogni gara una battaglia"

L’ala è la terza riconferma nel roster della Rinascita dopo Tassinari e Masciadri "Con sei retrocessioni sembrerà di essere sempre ai playoff. Vietato sbagliare"

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Per Marco Arrigoni, il pretoriano per eccellenza di coach Mattia Ferrari, che l’aveva già avuto con sé per una stagione a Latina e per due a Legnano, la riconferma che è stata appena ufficializzata appariva più che scontata, alla stregua di una semplice formalità. Eppure il diretto interessato non ha vissuto questi ultimi giorni con la massima serenità. "Non so, di questi tempi tutto può cambiare, così sono stato un po’ sulle spine, ma adesso sono veramente contento per essere rimasto a Rimini", fa sapere la trentenne ala forte della Rinascita, che si gode il meritato relax sulle rive del lago di Como, tra una biciclettata e un’escursione a piedi. "Mi ha fatto davvero piacere – prosegue il numero 12 di casacca dell’Rbr –, Mattia (coach Ferrari, ndr) è un allenatore molto esigente, però vale la pena essere assieme a lui, i risultati poi ti gratificano".

Un giocatore, Arrigoni, che ha nella continuità su buoni livelli una sua peculiarità. Undici punti di media in 27’ col 56% da due e 8.6 rimbalzi in regular season, 9.8 pt col 60% da due e 7.4 rimbalzi in 29’ nei playoff, il tutto senza aver mai saltato una partita, in una stagione dove quasi tutti i biancorossi sono stati costretti a fare qualche sosta ai box.

"E’ andata bene – ammette Marco –. Non ho mai dovuto mettere in conto infortuni grossi e in quest’ultima annata neppure piccoli acciacchi. Mi sono fatto trovare pronto a livello mentale, questo mi soddisfa".

C’è poi una parte del gioco, la difesa, che non finisce nelle statistiche. E Arrigoni, dietro, ha regalato davvero tanto mastice a RivieraBanca. In attacco, invece, ha ‘esplorato’ poco il tiro dai 6 metri e 75: 424 nella stagione regolare (17%), 15 nella post season, per una media di circa due tentativi dall’arco ogni tre partite.

"In A2 mi prenderò qualche tripla in più – promette il mezzo lungo –, d’altronde già a Omegna tiravo abbastanza da tre. Nella nuova categoria cambierà la fisicità, soprattutto nel mio ruolo. E si alza pure il livello tecnico e tattico degli avversari, ma di questo se ne occuperà il coach, con lui alla guida sono tranquillo. Il campionato proporrà 6 retrocessioni, non potremo sbagliare. Ogni gara, sin dalla prima, conterà tanto, sarà come giocare i playoff tutte le domeniche".

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