"Rinascita, devi essere più concreta"

Contro Forlì un’altra partenza ad handicap. Anumba: "Serve maggiore fisicità in campo, evitiamo che gli avversari vadano in fiducia"

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Se due indizi possono costituire una prova, beh, allora si può affermare tranquillamente che in questa stagione per l’Rbr la vita non sarà semplice. In un certo senso, però, è un po’ come scoprire l’acqua calda, visto che Rimini in A2 è pur sempre una matricola, con in organico diversi giocatori che questa impegnativa categoria non l’hanno mai mordicchiata. Se poi RivieraBanca, che non è neppure aiutata dal calendario, si rende protagonista di partenze ad handicap – era successo a San Severo e la storia è andata a ripetersi, amplificandosi, domenica al Flaminio contro Forlì –, è chiaro che la montagna diventa ancora più ripida. Coach Ferrari ha fatto (giustamente) da parafulmine prendendosi la responsabilità per questi inizi gara balbettanti. Ma chi è sul parquet, alla palla due, che ragione può dare a questa eccessiva tenerezza della squadra? "Non saprei trovare una spiegazione logica, altrimenti sarebbe anche possibile rimediare subito – ribatte Simon Anumba (nella foto), che nelle prime due uscite in campionato ha fatto sempre parte del quintetto base –. Forse dovremmo prepararci meglio mentalmente, essere più concentrati, avere chiaro in testa il piano partita". Anche perché, aggiungiamo noi, se dall’altra parte c’è una rivale tosta come l’Unieuro Forlì, risalire poi la corrente non è proprio un gioco da ragazzi. Domenica l’Rbr è sprofondata addirittura a -20.

"Loro hanno segnato davvero tanto nei 10’ iniziali, qualcosa come 31 punti, prendendosi pure delle conclusioni difficili, che sono comunque entrate. Noi dobbiamo evitare che gli avversati vadano in fiducia – riflette la 26enne ala biancorossa, alla prima stagione a Rimini –, e per farlo dobbiamo giocare più duri, mettendoci il corpo. Serve una maggiore concretezza in attacco e più fisicità", sostiene Anumba, che a sua volta si è reso protagonista di una prestazione piuttosto anonima, zero punti con zero tiri tentati in 12’. "È il mio primo campionato di A2, non mi aspettavo di entrare in campo e spaccare subito il mondo, però devo cercare il modo di farmi trovare pronto, di prendere più iniziative. Sono altresì consapevole che devo essere più fisico e in palestra sto lavorando tanto per migliorare sotto questo aspetto, anche a livello mentale. D’altronde in questa categoria la fisicità è tutta un’altra cosa rispetto alla serie B", osserva l’ala, che poi aggiunge: "Come dice il coach, tutto deve partire dalla difesa: e se ti ritrovi a soffrire dietro, poi magari fatichi anche in attacco", si congeda Anumba, che a Rimini divide l’appartamento con D’Almeida. alb. cresc.