Vuelle Pesaro Reggio Emilia 85-74, Unahotels mai in partita: così si retrocede

A Pesaro i biancorossi in campo senza mordente. Bastano due dati per inquadrare il match: 5/26 da tre e 16 palle perse

Clic sugli ’Arsan’ presenti anche ieri sugli spalti del palasport di Pesaro

Clic sugli ’Arsan’ presenti anche ieri sugli spalti del palasport di Pesaro

Reggio Emilia, 6 febbraio 2023 – A Pesaro non c’è mai stata partita. È inutile stare qui a raccontare che la Pallacanestro Reggiana ci ha provato.

Certo, ci mancherebbe, i biancorossi sono tutti professionisti pagati profumatamente e almeno il minimo sindacale devono metterlo in campo, ma con prestazioni così, si va in Serie A2 già ad aprile, meritatamente. Già sul finire del primo quarto si erano viste almeno un paio di oscenità, con Reggio che dopo aver messo il naso avanti (7-11) si era fatta travolgere con troppa facilità da un break di 17-4. Un tilt iniziale in cui i biancorossi erano persino riusciti a regalare un possesso agli avversari da una rimessa dal fondo.

La reazione del secondo era stata buona, ma poi anche in quel caso le ingenuità e la mira storta da 3 (2/2 di Cinciarini e tutti gli altri 0/11…) avevano vanificato tutto. Un’illusione nel terzo periodo e poi il buio, con Sakota e Fucà a metterci anche del loro, schierando un quintetto con Reuvers da 5 e quattro piccoli tra cui Vitali, attualmente non all’altezza dei ritmi che servono a questo livello. La guardia bolognese non corre, non difende e adesso non fa neanche più canestro. Non sappiamo cosa gli stia succedendo, ma è lecito non aspettarsi più niente da lui.

Non ci soffermiamo ulteriormente sull’andamento della partita perché non ha alcun valore. Citiamo due dati: 5/26 da 3 e 16 palle perse. Con cifre del genere non si vince nemmeno il "parrocchiale". Con la Virtus nella prossima giornata bisognerà provare a fare il miracolo, sperando che Pajola e compagni abbiamo già la testa alle Final Eight di Coppa Italia, ma poi bisognerà darsi una mossa sul mercato. Sakota ha già ‘scartato’ Gamble e Terry (finito a Trieste), vuole aspettare l’uomo giusto, ma avanti di questo passo arriverà quando Reggio sarà già in A2.

Nel frattempo è comunque ultima, sempre da sola, con l’aggravante che Napoli ha battuto Scafati e reso ancora più incerta la corsa alla salvezza. Nella pausa per le nazionali bisognerà far capire a tutti che a Reggio resta solo chi suda per la maglia. Non si chiede altro, anche perché in questo momento con la ‘tecnica’ non si riesce ad arrivare da nessuna parte.

PESARO

85

REGGIO EMILIA

74

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO Abdur-Rahkman 19 (6/10, 2/5), Gudmundsson 4 (2/3 0/2), Charalampopoulos 8 (1/3, 1/1), Cheatham 8 (1/2, 2/6) Kravic 8 (4/5); Visconti 8 (1/3, 2/5), Tambone 7 (2/4, 1/2), Moretti 9 2/4, 1/4), Totè 9 (3/3), Delfino 5 (1/2, 1/3). N.e.: Stazzonelli. All.: Repesa.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Cinciarini 13 (2/4, 3/3), Anim 2 (1/2, 0/4), Olisevicius 10 (5/5, 0/4), Reuvers 8 (1/2, 1/1), Hopkins 8 (2/6, 0/1); Burjanadze 4 (2/2, 0/4), Vitali 2 (1/3, 0/4), Senglin 19 (5/7, 1/3), Strautins 4 (0/2), Diouf 8 (3/3), Cipolla. N.e.: Stefanini. All.: Sakota.

Arbitri Sahin, Galasso, Pepponi

Parziali: 24-15, 39-36; 57-55

Note T.l.: Pes 9/16 Reg 13/15 Rimb.: Pes 29 (Kravic 6) Reg 43 (Burjanadze 8), Ass.: Pes 15 (Abdur-Rahkman6), Reg 10 (Cinciarini 4).