Rovigo calcio, chi è Boscolo Zemelo, la preziosa risorsa di Pizzo

L’attaccante 24enne di Chioggia, con trascorsi a Perugia e Parma, vuole vincere con il Rovigo

Marco Boscolo, a destra, in un contrasto aereo

Marco Boscolo, a destra, in un contrasto aereo

Rovigo, 8 maggio 2020. “Ho una gran voglia di tornare a giocare! Ormai, però, credo che per questa stagione non se ne farà più niente, e speriamo che si sistemi tutto e si torni alla normalità”. Per ora, Marco Boscolo Zemelo, attaccante del Rovigo, è tornato a lavorare nell’ impresa edile assieme a papà e zio, dopo il periodo di lockdown causa Coronavirus. Domenica, compirà gli anni, 24. “Se festeggerò? Con i miei genitori, a casa. Per fortuna, almeno, ora si può, dopo l’ultimo decreto, andare anche a correre, con le dovute precauzioni, così da qualche giorno ho ripreso la corsa. Certo, mi manca il campo, i compagni, il mister, insomma…”

E’ arrivato a Rovigo a dicembre, da Loreo, dove la scorsa stagione aveva realizzato la bellezza di 22 reti. “Sono quelle annate dove tocchi un pallone e fai gol, dove la bravura non sempre basta, ma ti accompagna anche una bella dose di fortuna. Quest’anno, ad inizio stagione ho fatto molta fatica, poi sono venuto a Rovigo.” Fortemente voluto da Roberto Benasciutti, l’amministratore delegato del Rovigo. “Sì, e devo dire che il salto è stato notevole”. In che senso? “Che non ero abituato a questi tipi di allenamenti: mister Pizzo è molto bravo e preparato e mi trovo molto bene con lui. Ma anche con tutto il gruppo che mi ha accolto a braccia aperte”.

Che tipo è Marco Boscolo Zemelo? “Caratterialmente sono impulsivo, e a volte non va bene, per il resto sono uno che fa gruppo e si diverte” Ventiquattro anni, domenica, e un curriculum per nulla male per l’attaccante dalla grande prestanza fisica (i suoi riferimenti sono Ibrahimovic, da buon milanista, ma anche Lewandowsky) che ha conosciuto il suo momento di gloria qualche anno fa con la formazione allievi del Parma allenata da Cristiano Lucarelli. Quel Parma riuscì a vincere lo scudetto di categoria e a segnare il gol decisivo in finale fu proprio lui.

Marco Boscolo Zemelo è cresciuto nel Sottomarina, (dove abita) prima di approdare alle giovanili del Venezia. Di qui il passaggio al settore giovanile del Parma, prima negli allievi e poi negli juniores. Quindi il grande salto tesserato col Perugia, in serie B, dirottato poi in Lega Pro al Melfi (2 presenze). Nel 2016 inizia col Darfo Boario in serie D, (una sola presenza) prima dello svincolo e il ritorno a casa, a Chioggia, sempre serie D, allora allenata da Massimiliano De Mozzi. Poi, il Polesine, con l’esperienza a Porto Viro in Promozione e poi il Loreo, in Prima categoria. Visto il tuo cammino, hai rimpianti? “Non guardo mai indietro a ciò che ho fatto, ma a quello che farò. E a me piace fare i gol e vorrei farne tanti qui a Rovigo. Il mio obiettivo è vincere e perché no, arrivare al professionismo.”