
Il Gruppo La Cassa di Ravenna registra utili record e ottiene riconoscimenti per la sostenibilità e il Museo Byron.
Il 2024 è stato un anno importante per la Gruppo Bancario La Cassa di Ravenna, banca privata e indipendente dal 1840, che comprende anche Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno e tre società di servizi: per i risultati economici, ma non solo. Lo conferma il presidente Antonio Patuelli: "La semestrale, ultimo dato di bilancio certo, visto che il secondo semestre non è concluso, ha fatto registrare il risultato migliore di sempre nell’utile, cresciuto a 25,2 milioni di euro (+15,01%). Il totale della gestione finanziaria è di 73,2 milioni (+10,44%), crescono la raccolta diretta e indiretta e si è rafforzata anche la solidità patrimoniale. A livello di Gruppo l’utile netto di 22,1 milioni (+16,59%) è anch’esso il risultato migliore di sempre".
La crescita della Banca si riflette anche nella sua presenza sempre più capillare nel territorio, che è testimoniata dall’apertura di nuove filiali. "È vero – conferma Patuelli –, nelle ultime settimane abbiamo tagliato il nastro di due nuove filiali della Cassa di Ravenna, a Riccione ed a Ferrara, e di una nuova filiale della Banca di Imola, del gruppo Cassa, a Cento (Ferrara). A Cento si tratta in particolare della seconda filiale. A breve inaugureremo un’altra filiale in provincia di Ferrara ed avremo altre belle novità già previste per il 2025. L’apertura di nuove filiali non è casuale ma risponde alla nostra filosofia, che è quella di mettere a disposizione dei nostri clienti, ogni giorno, una scelta libera: tra servirsi dell’home banking dalla propria casa o dall’ufficio oppure recarsi in filiale, dove troveranno persone preparate e disponibili in grado di dialogare con loro in italiano, in inglese e, quando serve, anche in dialetto, che non è male. I risultati ottenuti dalla Cassa sono stati resi possibili grazie alla crescita delle società del gruppo, nonostante la diminuzione dei tassi di interesse. Contiamo che la seconda semestrale possa dare risultati ancora migliori".
Un tema che vede sempre più impegnato il Gruppo La Cassa di Ravenna è quello ambientale. "Vorrei dire – riprende il presidente Patuelli – che il modello di business del Gruppo si integra con logiche ecosostenibili sempre più importanti e capillari che ci hanno consentito di essere anche quest’anno ‘Leader della Sostenibilità 2024’, un riconoscimento assegnato dal Sole 24 ore alle imprese italiane più sostenibili e trasparenti".
Il riconoscimento assegnato alla Cassa di Ravenna premia sia le politiche di sostenibilità ambientale adottate dalla Banca in tema di rifiuti e di utilizzo razionale delle risorse energetiche, che la scelta di agevolare i finanziamenti alle attività con impatto positivo sull’ambiente, il sostegno alla transizione tecnologica, la diffusione della sensibilità ambientale attraverso i corsi di educazione finanziaria e l’investimento diretto in un progetto di ecosostenibilità e sviluppo della biodiversità in provincia di Bologna.
Il 2024, inoltre, è stato un anno speciale per la Cassa di Ravenna e la Fondazione. "Il Museo Byron e del Risorgimento – continua Patuelli – porta a Ravenna le persone e gli occhi di tutto il mondo: oltre al valore culturale e artistico, oltre al recupero di Palazzo Guiccioli e al restauro degli straordinari dipinti dello Studiolo di Byron, questo è il Museo più moderno e inclusivo, con futuristiche tecnologie immersive che fanno del visitatore il protagonista e con un percorso narrativo che accompagna il turista in una sorprendente esperienza di conoscenza ed emozione. Non è un caso dhe il Museo sia stato raccontato dalla stampa internazionale più qualificata, dal The Guardian al The Times. Gli studiosi del poeta inglese convenuti a Ravenna per la riunione annuale della Byron Society sono rimasti entusiasti. Questo è motivo di orgoglio e grande soddisfazione per la Cassa di Ravenna e mi complimento con il presidente Ernesto Giuseppe Alfieri, con la Fondazione della Cassa che ha fortemente voluto, sostenuto e realizzato questi Musei, con la Soprintendenza per le Belle Arti di Ravenna e con tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questo progetto".