"Campionato molto tosto. Ma la Effe può fare bene"

L’ex giocatore e allenatore dell’Aquila crede nel progetto del presidente Tedeschi "Nella passata stagione poteva essere promossa, peccato per gara 2 con Trapani".

"Campionato molto tosto. Ma la Effe può fare bene"

Marco Calamai, classe 1951, alla presentazione di Teo Alibegovic (Schicchi)

Schietto e diretto come lo sono i toscani, ma realista come il re, Marco Calamai, ex giocatore e coach della Effe, attualmente vicepresidente della casa madre Sg.

Cosa ne pensa di questa Effe?

"Ho visto un po’ di video, conosco bene i giocatori, direi che è una squadra ben fatta, lo scacchiere messo in piede ha un suo senso logico considerando le caratteristiche dei singoli elementi e il gioco di squadra che vorrà fare il tecnico".

Parliamo dei nuovi.

"Sabatini lo prendemmo tanti anni fa io e Anconetani, bel giocatore, Battistini giocatore di grandissimo temperamento, Cusin era il migliore da prendere in quel momento e 10’ a gara può essere utilissimo è un difensore pazzesco, anche se mi spiace che Morgillo sia voluto partire. Poi Mian scelta fantastica il miglior alter ego di Aradori, ma …"

Si, ci dica?

"Mi spiace che non ci sia Ogden, capisco il desiderio di andare in Polonia, ma alla fine è andato a Brindisi, a quel punto potevamo provare a tenerlo. Peccato abbiamo perso un giocatore dal rendimento sicuro. Con ciò ritengo Gabriel un grande giocatore, anche se ha caratteristiche diverse".

Dove può arrivare l’Aquila?

"Sento parlare che si punta a far meglio dell’anno scorso. Credo che nella passata stagione siano stati fatti miracoli, con uno starting five che secondo me non aveva eguali, paragonabile forse a Trapani dopo che ha preso Gentile e Alibegovic. Quella squadra è arrivata in finale e se non fosse stato per il finale della discutibile gara-due sono convinto che avremmo vinto noi".

Gli obiettivi realistici?

"La squadra può giocarsela con tutti, sono convinto che possa fare bene, ma ho un paio paure.

Prima di tutto il campionato sarà molto più difficile, ci sono tante squadre di valore che si sono rinforzate e che puntano alla promozione. Cantù, Udine, Forlì, Brindisi, Pesaro, Verona, ma ci sono anche tante squadre di ottimo livello. A questo aggiungo la mancanza di Ogden giocatore del cui rendimento ero sicurissimo e infine il recupero di Aradori che priverà almeno per l’inizio la squadra di uno dei suoi principali terminali".

Resta fiducioso?

"Assolutamente sì, anche perché nessuno ha un pubblico così appassionato e partecipe come la Fortitudo".

Filippo Mazzoni