Sapir guarda avanti. Il presidente Sabadini:: "Puntiamo molto sulla penisola Trattaroli"

I primi ettari dei nuovi piazzali sono in fase di lavorazione "Contiamo siano pronti tra settembre e ottobre".

Sapir guarda avanti. Il presidente Sabadini:: "Puntiamo molto sulla penisola Trattaroli"

Sapir guarda avanti. Il presidente Sabadini:: "Puntiamo molto sulla penisola Trattaroli"

Diventare sempre più operatori logistici per intercettare la maggior quota possibile della catena del valore delle merci. È questo, come spiega il presidente Riccardo Sabadini, l’obiettivo di Sapir che gestisce in Darsena San Vitale il principale terminal operator del porto di Ravenna e uno dei più grandi in Italia, controlla Terminal Nord SpA in sinistra Canale, specializzato in inerti, ed è proprietaria del 70% delle quote di TCR (Terminal Container Ravenna), gateway strategico per lo scambio delle merci containerizzate con il Mediterraneo orientale.

Presidente Sabadini, come si è concluso il 2023 per Sapir?

"Il bilancio del gruppo per il 2023 indica ricavi per circa 62 milioni con un Ebitda vicino a 17 milioni. Sono numeri in linea con il piano industriale a suo tempo approvato e con gli anni precedenti".

E il 2024 come si prospetta? "Nella prima parte dell’anno ci porteremo dietro i problemi geopolitici aggravatisi nel 2023 con diverse merci che non passano dal Canale di Suez per problemi di sicurezza della navigazione che penalizza primariamente i porti italiani e primariamente quelli dell’Adriatico compreso ovviamente Ravenna. Il 2024 risente anche del calo di fiducia delle imprese comportando una diminuzione dei flussi delle materie prime. Inutile negare che il 2024 non sia partito bene, ma ora, per il secondo semestre, siamo più ottimisti".

Sapir continuerà comunque ad investire?

"Certamente. Stiamo viaggiando al ritmo di circa 10 milioni l’anno e continueremo. In particolare stiamo puntando molto su penisola Trattaroli dove i primi ettari dei nuovi piazzali sono in fase di lavorazione. Contiamo siano pronte tra settembre e ottobre le nuove aree che destineremo all’automotive in attesa di trasferirci le strutture del Terminal container e che ci arrivi la ferrovia. Investiamo molto sui sistemi operativi digitali: entro fine anno sarà pronto quello per il terminal multi purpose".

Fondamentale l’apporto umano. Quanti dipendenti avete? "Siamo a circa 130 addetti, moltissimi dei quali giovani e tutti molto preparati".

Come sta cambiando il business di Sapir?

"Siamo partiti nel 1957 come costruttori del porto di Ravenna e dagli anni ’70 del 900 siamo diventati operatori terminalistici con la locazione di magazzini. Un’attività che continuano a fare ma alla quale vogliamo affiancare sempre più quella della fornitura dei servizi per inserirci sempre più e sempre meglio nella catena del valore delle merci".

In pratica cosa significa?

"Significa che gli spazi portuali rendono se si fanno girare le merci e le si lavora senza limitarsi ad affittare dei capannoni. In sette anni le quantità di merci lavorate da Sapir sono aumentate del 50%. L’attività logistica è decisamente più remunerativa e la società deve essere pronta a questa sfida: trovare sempre più merci sul mercato ed effettuare operazioni sempre più ricche sotto il profilo del valore aggiunto. Ad esempio scaricare va bene, ma a questo vogliamo essere in grado di aggiungere il valore che porta l’effettuazione di prime lavorazioni quali miscelazioni eccetera se il cliente lo richieda".

Giorgio Costa