Albering, giochi e relax nell’oasi di Zocca

Il Parco Esploraria sul monte San Giacomo offre attività per tutta la famiglia tra carrucole sugli alberi e amache all’interno di un castagneto

Albering, giochi e relax nell’oasi di Zocca

Albering, giochi e relax nell’oasi di Zocca

Sul monte San Giacomo a Zocca si estende il Parco Avventura Esploraria, che significa divertimento per grandi e bambini, e dal 2006 è stato visitato da mezzo milione di persone.

Ora è aperto per le festività pasquali, il primo maggio e sempre su prenotazione. Ne è l’anima il vulcanico Roberto Cataldo. "A vent’anni – si presenta – insegnavo arrampicata e mi chiamavano ’Robby il matto’, a quarant’anni ero diventato ’Robby Wood’, a cinquanta magari mi chiameranno solo ’Wood’ e forse vorrà dire che il percorso mi avrà condotto a vivere non più ai margini della natura ma nella natura, magari in una casa sugli alberi". E ci sarebbe d’aspettarselo, perché, qualche anno fa, nel suo Parco, fra le innumerevoli attrazioni, si è inventato la cenetta... sulle piante. "Siamo stati i primi in Italia – racconta – a costruire il primo ristorante sugli alberi dove le persone andavano a cenare a lume di candela, legate in sicurezza, accedendo al grande tavolo sospeso con una carrucola aerea; il cibo saliva in un grande cesto da picnic con ogni portata".

Che cosa offre il Parco Avventura Esploraria ai tanti suoi visitatori?

"Trentamila persone ogni stagione entrano in questa grande area boscata dove poter passare qualche ora in relax fra ponti tibetani, ponti nepalesi, carrucole, voci, risate, sguardi. Il Parco è una grande area verde, all’interno di un castagneto di oltre 10 ettari, dove poter praticare all’aria aperta diverse attività ludico-sportive da parte di tutta la famiglia: dall’albering alla mountain bike, dall’arrampicata al tiro con l’arco, dall’area gioco alla zona relax con le amache. Attorno sono presenti diversi sentieri dove passeggiare in tranquillità e soprattutto scoprire le sorprese che ci circondano, fondamentale non manca il punto ristoro che offre numerosi prodotti tipici locali".

A proposito di ’albering’, questo termine ci risulta coniato da lei.

"Prima di aprire il Parco ero scettico a utilizzare la parola ’tarzaning’ perché in Europa e in America si chiamava così.

Lo chiamai ‘albering’ e da allora il termine è utilizzato un po’ dappertutto, anche all’estero; ho inventato questa parola, un neologismo, mai avrei pensato che facesse così tanta strada".

Ha richiesto molte energie il lancio del Parco?

"Lavoravamo di giorno e mentre gli altri dormivano io e Alfonso proseguivamo di notte per inaugurare nei tempi prefissati. Siamo stati diversi giorni appesi sulle corde, non scendevamo neppure per mangiare, la pentola arrivava sugli alberi con le corde, non volevamo perdere tempo".

Il suo percorso di vita è tuttora un’avventura continua.

"Quand’ero trentenne scalavo e pedalavo attorno al mondo portando a casa, e soprattutto nella testa, ricordi di incredibili vissuti in luoghi dall’altra parte del mondo. In mezzo c’era il lavoro e mi alzavo prima dell’alba ogni mattina. Anni di grandi sacrifici, consegnavo il pane ogni giorno e poi la sera vivevo le passioni sportive insegnando. La vita era una sfida e i sacrifici del lavoro servivano per organizzare nuove avventure. Il ritmo di quegli anni era molto alto; gli amici quando andavamo a mangiare una pizza mi prendevano in giro perché mi addormentavo, consumavo più energie di quelle disponibili, ero giovane".

Per la prossima estate che iniziative riserverà il Parco Esploraria?

"In giugno e in luglio riprenderanno i centri estivi. Noi li chiamiamo ‘SportAvventura’ per i bambini da 8 a 12 anni e ‘Dai Monti al Mare’ per i ragazzi dai 12 ai 16 anni. ‘SportAvventura’ utilizzerà come base gli spazi e le camere dell’Antico Ospitale di San Giacomo attigue al Parco, mentre ‘Dai Monti al Mare’ utilizzerà il nostro Appennino andando con lo zaino in spalla a piedi e in bicicletta dal nostro territorio fino alle spiagge del mare toscano. Entrambe sono esperienze di sei giorni gestite dalle guide ambientali dell’Associazione Alta Quota (www.altaquota.online). Di fianco al Parco Avventura Esploraria, oltre all’Antico Ospitale, ci sono il Museo del Castagno, il Museo del Borlengo e il Percorso Art in Wood. Tutto a un’ora scarsa da Bologna e Modena, perfetto per una gita fuori porta.

Walter Bellisi