Amarcord Sandra. Riccione e la Milo . Frammenti di un mito sotto L’ombrellone

A poche settimane dalla morte dell’attrice e musa felliniana riemergono aneddoti e incontri. Dal celebre film di Dino Risi girato negli anni Sessanta all’evento dedicato alla Dolce vita .

Amarcord Sandra. Riccione e la Milo . Frammenti di un mito sotto L’ombrellone

Amarcord Sandra. Riccione e la Milo . Frammenti di un mito sotto L’ombrellone

"A Riccione ho fatto tante cose, la più importante è stato il film di Dino Risi, L’ombrellone, famoso in tutto il mondo". Sandra Milo, scomparsa il 29 gennaio a 90 anni, lo aveva detto nell’ultimo suo viaggio a Riccione, in occasione delle Giornate di Cinè nel luglio 2016. La Milo conservava nitidissime le immagini di quella pellicola girata nel 1965: l’hotel Baltic con gli intrighi amorosi, la spiaggia gremita all’inverosimile e piazzale Roma, bolgia d’auto decapottate che sfilavano tra i clacson all’impazzata, ragazze in bikini e pedalate in risciò. "E’ stato bellissimo - raccontava l’attrice – In quella pellicola sulle vacanze sono stata protagonista con Enrico Maria Salerno e Lelio Luttazzi. Ricordo che del cast facevano parte anche Elena Bianchi, Jean Sorel e Leopoldo Trieste". L’attrice a Riccione era tornata in tantissime altre occasioni. A partire dal 1985, come ospite della cerimonia del Premio Riccione. Con lei sul palco c’era anche Renato Nicolini, allora assessore alla Cultura del Comune di Roma, e ideatore dell’Estate romana.

Sempre in quegli anni la Milo era tornata a Riccione in veste di madrina. Per immortalarla in stazione accanto al treno a vapore erano accorsi tanti paparazzi. Altra tappa riccionese quella del 20 settembre del 2005 per l’evento de La Dolce vita. Con lei erano arrivati Risi e Rino Barillari, il re dei paparazzi, che ha immortalato le celebrità nella Roma degli anni Sessanta, crocevia di attori internazionali, film ed eventi straordinari, epoca di grandi cambiamenti sociali. Erano tutti ospiti dell’imprenditore romano Salvatore Monforte, che sul porto di Riccione aveva aperto un ristorante, La Dolce vita, copia dell’omonimo locale che gestiva nella capitale.

Un filo rosso ha sempre unito ‘Sandrocchia’ (vezzeggiativo coniato da Fellini) alla riviera romagnola. La Milo e il Maestro del cinema si erano conosciutisi a Fregene, tra loro era nata una liason. Sandra era diventata la musa di Fellini, il regista la volle sul set dei suoi film, Otto e mezzo e Giulietta degli spiriti. A Rimini era tornata pochi mesi fa ospite della sfilata di Alberta Ferretti a Castel Sismondo. Con il suo sorriso aveva ammaliato il pubblico, catalizzandone ancora una volta l’attenzione.

"A Riccione Sandra Milo aveva portato il sorriso, la simpatia, l’eleganza e il fascino di una donna e di una grande star che sapeva brillare di un travolgente carisma _ ha commentato di recente la sindaca Daniela Angelini _. E’ stata un’artista straordinaria e popolare, averla tante volte tra noi è stato un privilegio".

Nives Concolino