Azzerare emissioni di gas serra nel 2050: qual è il ruolo del settore delle costruzioni

Impatto / Edifici e case contribuiscono a oltre il 30% di emissioni CO2

Il tema di questa convention è particolarmente rilevante, considerando l'importanza crescente dell'efficienza energetica e della sostenibilità nel settore immobiliare a livello europeo e le sue implicazioni sul futuro dell'immobiliare in Italia. La Commissione Europea ha recentemente adottato un ambizioso piano a tappe per azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050, focalizzandosi sul settore residenziale. Sarà necessario un impegno finanziario significativo e, soprattutto, un cambiamento radicale nelle nostre abitudini costruttive e nella gestione delle abitazioni. Di fatto l'urgenza di affrontare il cambiamento climatico è sempre più stringente, e le case green sembrano essere una soluzione per governi, investitori e cittadini. Ridurre le emissioni di gas serra è un imperativo categorico, le case e gli edifici sono responsabili di una fetta considerevole delle emissioni globali di carbonio e dunque il settore delle costruzioni gioca un ruolo significativo in questo contesto. Secondo l'Agenzia Europea per l'Ambiente, gli edifici contribuiscono a oltre il 30% delle emissioni di CO2 e rappresentano il 40% del consumo energetico totale dell'Unione Europea. In Italia oltre il 50% degli edifici è stato costruito in anni in cui non erano in vigore normative sull'efficienza energetica. La recente misura europea che richiede il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici ha sollevato alcune preoccupazioni. Sarà necessario rinnovare completamente il 25-30% degli immobili residenziali, comportando costi significativi sia per i proprietari che per lo Stato, oltre a massicci interventi su larga scala. Tuttavia, l'Unione Europea ha chiarito che non sono previste sanzioni e che gli Stati avranno una notevole flessibilità nell'attuazione delle misure. La Convention Nazionale di Confabitare ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna. Inoltre, sono stati concessi crediti formativi dall'Ordine degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, dei Periti Industriali, degli Agronomi.