Sorrisi e cure per i bambini di Chernobyl

L’associazione attiva dal 1996 a Maranello, Fiorano, Formigine si prende cura di decine di famiglie dell’area contaminata di Braghin

Sorrisi e cure per i bambini di Chernobyl

Sorrisi e cure per i bambini di Chernobyl

Come da tradizione, per il trentottesimo anniversario del disastro di Chernobyl che si è ricordato ieri, l’omonima onlus con sede a Formigine ha deposto un mazzo di fiori sulla stele collocata nel Parco di Corlo intitolato ai bambini vittime della strage nucleare del 1986. Nel frattempo, alcuni rappresentanti dell’associazione si sono recati a Braghin, in Bielorussia, per le tradizionali cerimonie commemorative che rendono omaggio ai famosi ‘liquidatori’, ovvero quelle persone che diedero la vita per mettere in sicurezza il sito della tragedia. L’associazione Chernobyl Maranello, Fiorano, Formigine è attiva dal 1996 allo scopo di prendersi cura proprio dei bambini di Braghin, città bielorussa tra le prime ad essere raggiunta dalla nube tossica sprigionata dall’esplosione della centrale nucleare. Grazie al contributo di decine di famiglie italiane, in questi anni, l’associazione si è presa cura di centinaia di bambini che sono stati costretti a crescere e vivere in una situazione di rischio sanitario, aggravata da diffuse dinamiche di povertà e miseria. "Ogni anno – spiega Paola Verri, membro del consiglio direttivo dell’associazione – all’inizio di luglio ospitiamo diversi bambini provenienti da Braghin per fagli fare un’esperienza di circa un mese in Italia: quest’anno saranno quindici e soggiorneranno qui dal 26 giugno al 28 luglio. L’accoglienza, nata per scopi sanitari, prevede anche una serie di attività ludiche che, grazie al contributo del Comune di Formigine, avranno come base Villa Agazzotti. Tra le tante iniziative, tutti gli anni, portiamo i bambini al mare gratuitamente per una settimana a Marina di Massa. È un’esperienza fantastica: la maggior parte di loro, ad esempio, vede il mare per la prima occasione proprio in quel frangente". Uno degli aspetti fondamentali per cui è importante permettere ai bambini di Braghin di soggiornare in Italia è l’alimentazione. "Fino a qualche anno fa – prosegue Verri – il governo bielorusso aveva previsto che, ogni anno, i bambini di quella zona del paese soggiornassero in aree diverse della nazione per disintossicarsi dall’atmosfera radioattiva che, ancora oggi, inquina quella regione. Purtroppo, ora che i fondi sono diminuiti, il trasferimento avviene soltanto una volta all’anno. Il viaggio in Italia, dunque, è fondamentale perché permette ai ragazzi di mangiare cibo sano, con un grande beneficio dal punto di vista medico. I dottori ci dicono che basta anche solo un mese per ottenere una disintossicazione molto significativa". "Quando i bambini arrivano da noi – chiarisce Verri – gli facciamo fare immediatamente un check-up dal dentista e dall’oculista: spesso, dopo la visita, dobbiamo comprargli un paio occhiali. Inoltre, programmiamo un esame della tiroide, e se ci sono problemi particolari, ci rivolgiamo a specialisti che possano aiutare nell’immediato il piccolo paziente. Si tratta di servizi che, purtroppo, non sono garantiti nel paese d’origine". L’associazione Chernobyl è molto attiva nelle scuole, con iniziative nelle secondarie di primo grado di Maranello e Fiorano, dove si fa conoscere grazie al progetto ‘Officine della Solidarietà’, in questo caso, rivolto in particolare alle classi seconde. Per il futuro, la onlus guarda alla Bielorussia. "Stiamo raccogliendo i fondi per ricostruire una palestra a Malozhin".