Vincent King Jr.. Eleganza e altruismo al servizio del gruppo

Il coach Sacripanti vede in Vincent King Jr. un potenziale giocatore chiave per la serie A2: atletico, elegante e con un buon tiro. King potrebbe diventare letale con una regia che lo valorizzi di più. Con esperienze in Germania e Regno Unito, potrebbe trovare in Italia la sua rampa di lancio, ma forse dovrà essere più egoista in campo.

V.J.King è originario di Cleveland. Nel suo palmares c’è una medaglia d’oro vinta ai Mondiali Under 17 con la Nazionale Usa

V.J.King è originario di Cleveland. Nel suo palmares c’è una medaglia d’oro vinta ai Mondiali Under 17 con la Nazionale Usa

La notte che è riuscito a firmarlo, Pino Sacripanti non stava più nella pelle. Il coach è convinto che Vincent King Junior, che fu medaglia d’oro ai Mondiali Under 17 con la Nazionale americana, sia un giocatore che può fare la differenza nel campionato di serie A2: ha un fisico armonico, scolpito muscolarmente, che sembra fatto per giocare a basket, è elegante nei suoi movimenti, ha un bel tiro, è atletico quanto basta per un’ala piccola, non disdegna di difendere e possiede uno spiccato istinto per le palle rubate. Quello che non abbiamo visto finora in pre-campionato da lui è la sfacciataggine di proporsi, forse anche per la tipologia di giocatore che è, forse più un uomo-squadra che un protagonista e comunque una pedina che ha bisogno di essere innescata dai compagni per diventare esplosiva. Ecco perché una regia illuminata, che sappia liberarlo, potrebbe trasformare King in un’arma letale, invitandolo più spesso ad usare il suo tiro da fuori oltre che l’avvicinamento al ferro, dove comunque sa il fatto suo. In Europa, al contrario di Ahmad, non ha fatto molte esperienze: un campionato nella (non irresistibile) lega britannica e poi la vetrina che gli ha regalato, e che ha saputo prendersi, la Germania in un campionato ormai tra i più importanti del vecchio continente. Dove, con gli Amburgo Towers, ha viaggiato a 13.4 punti di media in 26’ di utilizzo, cifre che ha saputo poi replicare anche in una coppa prestigiosa come l’Eurocup, con 12 punti in 25’ di media. Se saprà interpretare bene questa stagione, l’Italia potrebbe essere la sua rampa di lancio ma forse dovrà imparare ad essere un pochino più egoista per uscire dal ruolo ’educato’ interpretato finora.