Basile, un assist alla Virtus: "Gioca così bene che è un piacere seguirla"

L’ex capitano Fortitudo elogia i bianconeri: "Banchi ha dato un sistema e un’identità al gruppo. E la squadra sta disputando una grande Eurolega, sulla spinta di Belinelli". E sulla squadra di Caja: “Può salire, i tifosi biancoblù sono una certezza”

L'ex Fortitudo elogia la Virtus: "E' un piacere seguirla, la Coppa Italia non fa testo"

L'ex Fortitudo elogia la Virtus: "E' un piacere seguirla, la Coppa Italia non fa testo"

Bologna, 21 febbraio 2024 – La scorsa settimana era a Torino, per la Final Eight di Coppa Italia. Gianluca Basile, 49 anni, ex capitano della Fortitudo, è tornato nella sua Capo d’Orlando dove, con la moglie, gestisce l’associazione ‘Musetti randagi’. Basile e signora offrono il rifugio a una cinquantina di cani. La passione per la pallacanestro, però, è rimasta. 

Basile, partiamo dalla Virtus.

"Premessa".

Dica pure.

"La Coppa Italia non fa testo".

In che senso?

"La Virtus ha perso subito contro Reggio. Perché Reggio è stata brava a rimanere attaccata al match. Reggio ha giocato la partita perfetta. E negli ultimi minuti ha giocato il jolly, con canestri impossibili".

E la Virtus?

"Poche storie, gioca bene. E’ un piacere vederla".

Perché?

"Il basket è sempre più atletico, non dico fisico perché le botte volavano anche quando giocavo io. Anzi, ai miei tempi si picchiava pure di più. Non c’era il timore di essere chiamati in casa dall’instant replay. Adesso conta l’atletismo. E si gioca sempre uno contro uno o un esasperato pick’n’roll".

E la squadra di Banchi?

"Gioca bene. E’ efficace, non molla mai. Ogni gara se la gioca fino alla fine".

Che fa, Basile diventa virtussino?

"No, non lo sono mai stato. Però, ripeto, vederla giocare è un piacere".

Lei ha speso parole dolci anche per Belinelli.

"Ho detto quello che pensavo".

Riassunto delle puntate precedenti.

"Mi sono permesso di dire che, Scariolo, lo scorso anno, lo aveva sottovalutato. Massimo rispetto per il lavoro di Sergio e per la sua carriera. Ma se hai in squadra uno come Beli lo devi valorizzare".

Perché?

"Dico Beli, ma penso anche ad altri. Mi rivedo anche io, a fine carriera. I giocatori più anziani conoscono bene la pallacanestro e offrono più soluzioni. Poi è chiaro che uno come Marco, magari, paga dazio in difesa. Ma se lo usi come fa Banchi, in un sistema, lo proteggi anche. Belinelli non sarà mai Payton in difesa, ma in una squadra ci può stare. Anzi, ci deve stare".

I tiri di Belinelli sono ignoranti come i suoi?

"Macché. I suoi sono tiri vincenti. Perché conosco Marco. Si è sempre allenato. Se fa canestro, non è per caso, ma perché lavora in palestra come un matto".

Virtus nelle prime sei di Eurolega al termine della stagione regolare?

"Penso possa farcela, anche se ha perso l’ultima in casa con Monaco. Ma ci può stare. Monaco ha un fenomeno come James che alla fine l’ha decisa. La Virtus era andata sotto di brutto. S’è rialzata come sempre. E ci ha provato. Arrivando a un tiro dalla vittoria"

Finale scudetto Milano contro Virtus?

"Sì, penso sia l’epilogo più logico. Anche se…".

Anche se...

"Prima della Coppa Italia avevo ipotizzato la finale Milano-Virtus. Non ci ho proprio preso. Però la Coppa Italia è diversa. In una partita secca può accadere di tutto. In una serie al meglio delle cinque partite, le squadre di Messina e Banchi mi sembrano le favorite".

Chi la spunterà?

"Questo non lo so. Dipenderà da molti fattori. Compreso il discorso infortunati. Sicuramente Milano quando ha fuori Shields o Mirotic va in affanno".

E la Virtus?

"Riesce a essere sempre se stessa. Ha un sistema talmente efficace che coinvolge tutti. E può far fronte a qualsiasi assenza".

Sembra quasi un commento di un tifoso bianconero.

"Ancora? Non sono virtussino".

Capitolo Fortitudo.

"Vedo soprattutto l’Eurolega perché è il campionato che mi appassiona di più. Ma la Effe sta facendo una grande stagione".

Aquila verso la promozione?

"Anche qui non ho la sfera di cristallo. Ma Attilio Caja ne sa di basket. Le sue squadre si muovono bene. Difendono e stanno in campo con intelligenza"

Ma può salire?

"Sono curioso di vedere quello che farà Trapani, che tutti dicono essere la favorita. Vedremo".

La Fortitudo ha sempre tanti tifosi al seguito.

"Qual è la notizia?".

Beh, il record di spettatori per la A2.

"Nella vita ci sono tre certezze".

Quali?

"La mamma, il fatto che la nostra vita è destinata a finire. E l’affetto dei tifosi Fortitudo. Che non viene mai meno. Il calore c’era anche in B o quando pareva che l’Aquila fosse sparita. Non mi stupisce questo entusiasmo".

Commento da fortitudino, non trova?

"Perché, c’erano dei dubbi? Sono fortitudino dentro. Non l’ho mai nascosto".

Chiudiamo con la Nazionale.

"Ho parlato con Pozzecco a Torino".

Andremo alle Olimpiadi?

"Ci spero. Sulla nostra strada c’è la Lituania. Però questa Nazionale ha ricreato entusiasmo. Agli Europei non è stata fortunata".

Dice Lituania e…

"Lo so. Tutti pensano al 2004. Forse la nostra ultima vittoria contro i baltici che poi ci portò all’argento olimpico".

Grazie ai suoi tiri. Magari il Poz la richiama…

"Se… Ho quasi 50 anni. Non faccio più canestro, nemmeno un tiro ignorante. Ma faccio il tifo per gli azzurri. Sempre. E portare la Nazionale ai Giochi sarebbe un bel volano per la pallacanestro. Non gioco più, ma l’amore è rimasto".

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